Falcon 9 / Starlink 9-2
La settimana è iniziata, come accade spesso, con una missione Starlink, stavolta si è trattato del volo 9-2 decollato dalla Space Force Base di Vandenberg, in California. Il decollo è avvenuto alle 20:47 locali di domenica 23 giugno (le 03:47 UTC di lunedì 24 giugno) dalla rampa SLC-4E. Il Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita il secondo lotto di satelliti Starlink v2 Mini. La nave drone 'Of Course I Still Love You' ha supportato la missione ed era di stanza a circa 600 km al largo. Il booster è atterrato sulla nave drone dopo aver completato la salita, la separazione dal secondo stadio e un ritorno controllato, utilizzando un'accensione in entrata per rallentare la velocità di discesa e un'accensione in atterraggio per portarsi verso un atterraggio morbido.
La missione è stata lanciata su una traiettoria verso sud-est, posizionando il carico utile di 20 satelliti su un'orbita inclinata di 53 gradi. Dei 20 satelliti Starlink, 13 hanno la funzionalità Direct-to-Cell, una caratteristica pionieristica che consente a un telefono cellulare di comunicare direttamente con il satellite quando non sia possibile altro servizio.
Il B1075, il booster per questa missione, ha volato per l'undicesima volta. In precedenza, il booster aveva eseguito le missioni Starlink 2-4e poi proseguito con Transport and Tracking Layer Tranche 0 Flight 1, Starlink 2-9, 5-7, 6-20, 7-3 e 7-6, SARah 2 e 3 e Starlink 7-12 e 7-16.
Il booster ha effettuato tutte le sue precedenti missioni da Vandenberg, volando per la prima volta il 19 gennaio 2023. In precedenza è atterrato due volte sulla piattaforma LZ4 e otto volte su 'Of Course I Still Love You'.
Si è trattato del 121esimo volo orbitale del 2024, il 77esimo per gli Stati Uniti.
Falcon Heavy / GOES-U
Il decimo volo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX avrebbe dovuto svolgersi martedì 25 giugno alle 17:16 locali (le 21:16 UTC) ma il meteo non era dello stesso parere. Poco più di un'ora prima del limite T-0, la SpaceX ha annunciato un ritardo di 10 minuti rispetto all'orario di lancio, fissato quindi alle 17:26 locali (le 21:26 UTC) del 25 giugno 2024. Anche il tempo è migliorato fino a raggiungere una probabilità del 70% di buone condizioni per il lancio e quindi alle squadre di terra è stato dato il via per iniziare a caricare il propellente nel veicolo.
Nell'immagine, tratta dal webcast. Il momento del rilascio del satellite GOES-U dal secondo stadio del Falcon 9. Sullo sfondo la Terra. Credito: SpaceX.
Lanciato dallo storico LC-39A al Kennedy Space Center, il Falcon Heavy ha portato il satellite meteorologico GOES-U di NASA e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) su un'orbita di trasferimento geostazionario (GTO), volando verso est per sfruttare appieno la rotazione terrestre e ottenere prestazioni extra.
Il lancio è avvenuto in tempo e con un carico utile di oltre 5.000 kg, il nucleo centrale del Falcon Heavy, B1087, è stato utilizzato a perdere perché, come previsto, non è stato in grado di conservare abbastanza propellente per atterrare dolcemente su un drone. Invece i due booster laterali, B1072 e B1086, hanno eseguito un atterraggio di ritorno al sito di lancio rispettivamente nelle zone di atterraggio LZ1 e LZ2, segnando il 249esimo e il 250esimo atterraggio consecutivo riuscito dei booster Falcon. Tutti e tre i booster volavano per la prima volta,
Dopo la separazione dello stadio principale, il secondo stadio ha completato la prima delle tre accensioni che hanno portato il carico utile su un'orbita appena prima dell'orbita finale. Il veicolo era dotato di un Mission Extension Pack, verniciato in un caratteristico colore grigio chiaro per consentire al secondo stadio di mantenere un buon equilibrio termico durante le quattro ore e mezza prima del dispiegamento del satellite, avvenuto puntualmente dopo un breve accensione di circolarizzazione, eseguito con il motore Merlin ottimizzato per il vuoto.
Circa due giorni dopo il lancio, sono iniziate le accensioni del motore d'apogeo a propellenti liquido per portare il veicolo su un'orbita terrestre geosincrona. Ciò verrà fatto con cinque accensioni separate nell’arco di un periodo di 14 giorni, con l’ultima accensione che si terrà intorno all’8 luglio.
Nel corso dei prossimi mesi, la navicella sarà sottoposta a controlli operativi e calibrazioni, prima di arrivare finalmente alla sua posizione orbitale finale e essere ribattezzata GOES-19. Funzionerà come satellite principale di “GOES East” e lavorerà insieme a GOES-18, che è il satellite principale di “GOES West”.
Nella foto il satellite GOES-U poco prima di essere incapsulato fra le due semiogive protettive del Falcon 9. Credito: NASA/Ben Smegelsky.
Costruito dall'appaltatore principale Lockheed Martin, il satellite GOES-U è progettato per migliorare ulteriormente la capacità di tracciare e prevedere le condizioni meteorologiche, sia sulla Terra che nello spazio. A differenza dei tre precedenti veicoli spaziali della serie GOES-R, GOES-U include uno strumento chiamato Compact Coronograph-1 (CCOR-1), sviluppato dal Naval Research Laboratory. Si tratta di un’aggiunta dell’ultimo minuto da parte della NASA, ma che fornirà alla NOAA la possibilità di studiare la corona solare con una frequenza molto maggiore. È qualcosa che, sulla Terra, è veramente osservabile solo durante un’eclissi solare totale. L’obiettivo del CCOR-1 è quello di fornire avvisi anticipati da uno a quattro giorni per consentire i preparativi per tenere conto dell’intensificata attività solare.
Questo lavoro sarà rafforzato dal Solar Ultraviolet Imager (SUVI) di GOES-U e dai sensori Extreme Ultraviolet e X-ray Irradiance Sensors (EXIS), che "forniscono immagini del Sole e rilevamento di brillamenti solari", secondo il National Environmental Satellite della NOAA, Servizio dati e informazioni (NESDIS). Inoltre, GOES-U include due strumenti primari rivolti verso la Terra, il Geostationary Lightning Mapper (GLM), costruito da Lockheed Martin; e Advanced Baseline Imager (ABI), costruito da L3Harris. L'ABI scansiona la Terra ogni 10 minuti attraverso 16 bande di colori, che vanno dallo spettro visibile a quello infrarosso. Chris Reith, program manager di L3Harris per l'ABI, ha affermato che uno degli aspetti più fortuiti delle recenti iterazioni dell'ABI è stata la sua capacità di rilevare gli incendi.
Tutto l’apprendimento della serie di satelliti GOES-R verrà trasferito alla prossima generazione di satelliti meteorologici: il Geostationary Extended Observations (GeoXO) di NOAA. A metà giugno, Lockheed Martin si è aggiudicata un contratto da 2,27 miliardi di dollari per progettare e costruire il trio di veicoli spaziali, che devono avere una vita operativa in orbita minima di 10 anni più cinque anni in magazzino.
Alla fine di maggio BAE Systems è stata anche incaricata di sviluppare e costruire lo strumento GeoXO Ocean Color (OCX) che, secondo la NASA, “monitorerà le acque costiere degli Stati Uniti, la zona economica esclusiva e i Grandi Laghi”.
Il lancio del primo dei satelliti GeoXO è previsto per il 2032. La NOAA ha collaborato con il Congresso per stanziare i fondi per sostenere l'impresa.
Si è trattato del 122esimo volo orbitale del 2024, il 78esimo per gli Stati Uniti.
Falcon 9 / Starlink 10-3
La SpaceX ha proseguito la sua inarrestabile cadenza operativa con un ulteriore lotto di satelliti Starlink v2 Mini che è stato portato in orbita da un Falcon 9 lanciato dall'a rampa SLC-40 alla Cape Canaveral Space Force Station, giovedì 27 giugno, alle 7:14 locali (le 11:14 UTC).
Nella foto il decollo del Falcon 9 per la missione Starlink 10-3 da Cape Canaveral. Credito: SpaceX.
Volando verso nord-est, il booster ha funzionato per circa 150 secondi prima di separarsi dal secondo stadio, che ha poi acceso il suo singolo motore Merlin ottimizzato per il vuoto per portare il carico utile su un'orbita inclinata di 53 gradi.
Il booster è tornato indietro per atterrare sulla nave drone autonoma 'Just Read The Instruction' stazionata a circa 600 km al largo.
Il booster a supporto di questa missione era il B1062, che ha volato per la 22a volta, un nuovo record. Il booster ha già volato su GPS IIIA-SV04 a cui aveva fatto seguito la GPS IIIA-SV05. Poi era stato utilizzato per la missione abitata Inspiration4, Starlink 4-5, Axiom-1, Starlink 4-16, Nilesat-301, Starlink 4-25, 4-27, 4-36, 5-1, 5-4, Oneweb #17, Arabsat-7B, Starlink 6-7, 6-23, 6-30, 6-38, 6-44, 6-49 e 10-3. Il primo volo del booster è avvenuto l'11 novembre 2020.
Si è trattato del 123esimo volo orbitale del 2024, il 79esimo per gli Stati Uniti.
Falcon 9 / NROL-186
La SpaceX ha lanciato venerdì sera una missione per la sicurezza nazionale per conto del National Reconnaissance Office (NRO) degli Stati Uniti dalla base spaziale di Vandenberg. L’agenzia di spionaggio ha descritto la missione classificata come “il secondo lancio dell’architettura proliferata di NRO, che fornisce alla nazione un ISR (intelligence, sorveglianza e ricognizione) fondamentale dallo spazio”.
Nella foto il volo del Falcon 9 per la missione NROL-186 da Vandenberg. Credito: SpaceX.
Il razzo Falcon 9 che supporta questa missione è decollato dallo Space Launch Complex 4 East (SLC-4E) all'apertura di una finestra prevista di due ore, alle 20:14 locali (le 03:14 UTC del 29 giugno 2024). Il razzo ha volato in direzione sud-est ed il booster del primo stadio è atterrato sulla nave drone autonoma 'Of Course I Still Love You', di stanza a 695 km al largo della costa della California.
Volando per l'ottava volta, il booster B1081 ha supportato questa missione, avendo precedentemente volato con Crew-7 e CRS-29 prima di essere trasferito sulla costa del Pacifico e riprendere il lavoro con Starlink 6-34, PACE, Transporter-10, Starlink 8-1 e EarthCARE. Questo booster ha volato per la prima volta il 26 agosto 2023.
Questa missione è stata il secondo lancio della cosiddetta “architettura proliferata” della NRO, dopo il lancio della missione NROL-146 a maggio. Un rapporto di Reuters all’inizio di quest’anno suggeriva che questi satelliti fossero basati sul bus satellitare Starshield costruito da SpaceX in collaborazione con Northrop Grumman. A bordo è stato calcolato che vi potessero essere almeno 20 satelliti.
Si è trattato del 124esimo volo orbitale del 2024, l'80esimo per gli Stati Uniti.
Chang Zheng 7A / ChinaSat 3A
La Cina ha lanciato un Chang Zheng 7A (Lunga Marcia 7A o CZ-7A) denominato "Y8" perchè si tratta dell'ottavo volo di questo nuovo vettore medio cinese. La missione è decollata dal sito di lancio spaziale di Wenchang, in Cina, sulla costa della provincia meridionale dell'isola di Hainan. sabato 29 giugno 2024 alle 19:57 ora di Pechino (le 11:57 UTC).
Nella foto il decollo del CZ-7A con Chinast-3A a bordo. Credito: Du Xinxin/Xinhua.
Il satellite, Zhongxing-3A (o ChinaSat-3A), è entrato con successo nell'orbita geostazionaria pianificata. Progettato come satellite di comunicazione e trasmissione, il satellite fornirà servizi di trasmissione voce, dati, radio e televisione. Questo volo segna la 526esima missione per i razzi vettore della serie Lunga Marcia.
Si è trattato del 125esimo volo orbitale del 2024, il 30esimo per la Cina.