I blue jets, gli elfi ed i red sprites sono fenomeni atmosferici dal nome bizzarro difficilmente osservabili da Terra. Nuove preziose informazioni arrivano dall'European Atmosphere-Space Interactions Monitor (ASIM) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
È un fenomeno già noto ma continua ad evolversi: la Terra sta ruotando sul proprio asse più velocemente. Lo scorso anno sono state registrate le 28 giornate più brevi dal 1960.
La Luna potrebbe aver avuto un campo magnetico molto molto tempo fa, abbastanza forte da proteggere la Terra e renderla abitabile.
In base al nuovo rapporto annuale dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), le misure adottate negli ultimi anni per contrastare la spazzatura spaziale, non riescono a tenere il passo con il problema.
Sono passate quasi 2 settimane dal lancio del secondo convoglio di 60 satelliti da parte di Space-X; vediamo come è andata e quali sviluppi ci sono. (Aggiornamento del 9/12)
Un'analisi condotta sulle rocce delle isole Isole Ebridi, a largo della costa occidentale della Scozia, ha fornito l'allettante prospettiva che Marte potrebbe ospitare la vita, oggi, sotto la sua superficie.
A distanza di quasi un anno, la fotocamera Earth Polychromatic Imaging Camera (EPIC) a bordo del satellite del NOAA, Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), ha catturato nuovamente una sequenza completa della faccia nascosta della Luna in transito davanti al lato soleggiato della Terra.
Si chiama Österplana 65 (Oest 65) ed una piccola roccia, delle dimensioni di un biscotto, proveniente dallo spazio trovata in una cava di calcare a Thorsberg, in Svezia, chimicamente diversa da ogni altro oggetto presente nelle collezioni.
Lo testimonierebbero piccole perle di vetro, rinvenute in Australia nord-occidentale. L'oggetto impattatore, grande il doppio di quello che causò l'estinzione dei dinosauri, è il secondo in ordine di antichità.
Due nuovi articoli pubblicati sulla rivista Nature, dimostrano che la Terra si trovò immersa nelle energie di due supernove, esplose rispettivamente tra 1,7 e 3,2 milioni di anni fa e tra 6,5 e 8,7 milioni di anni fa.
Douglas Jerolmack, geofisico presso l'Università della Pennsylvania, ed il collega Gábor Domokos, un matematico della Budapest University of Technology and Economics, hanno studiato la forma dei ciottoli di ghiaia per scoprire la loro storia e quella del corso d'acqua che li ha trasportati. Lo studio potrà essere utile per ricostruire gli antichi ambienti della Terra, di Marte, di Titano ed altri mondi.
Programmare complicate missioni con o senza equipaggio per riportare a Terra campioni di roccia da analizzare potrebbe non essere una buona idea. Aaron Cavosie, professore di geoscienze e membro del Astrobiology Institute della NASA all'University of Wisconsin-Madison, ha dimostrato che gli zirconi, cristalli noti per la loro longevità, utilizzati per datare i primi cataclismi del Sistema Solare, perdono alcune importati informazioni una volta che vengono separati dalla roccia ospitante.
Esistevano già diverse stime sull'età del nucleo terrestre ma gli scienziati dell'Università di Liverpool hanno ristretto il cerchio stabilendo che deve essersi formato 1 - 1,5 miliardi di anni fa, quando rimase "congelato" rispetto al ferro fuso circostante.
Le condizioni atmosferiche estreme, influenzate dalla meteorologia spaziale, sono da tempo considerate una minaccia per le alte latitudini terrestri. Tuttavia, un nuovo studio mostra che eventi minori possono amplificarsi vicino all'equatore.
Il satellite DSCOVR, lanciato l'1 febbraio 2015, continua a regalarci incredibile viste del nostro pianeta. Dopo la foto spettacolare del 6 luglio ed il selfie da 1.5 milioni di chilometri in cui c'è anche l'Italia, la fotocamera Earth Polychromatic Imaging Camera (EPIC) ha catturato il transito della Luna mentre la Terra ruota completamente illuminata dal Sole.
Un'incredibile foto del nostro pianeta è stata acquisita il 6 luglio 2015 dall'Earth Polychromatic Imaging Camera (EPIC) a bordo del satellite NOAA Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), da una distanza di 1.5 milioni di chilometri.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.