Lo spettrometro Ultraviolet Spectrograph (UVS), a bordo della sonda della NASA Juno, ha rilevato nuove deboli caratteristiche dell'aurora gioviana..
Lo spettrometro ultravioletto a borda della NASA Juno ha fatto luce sulla genesi delle tempeste aurorali di Giove che si verificano nelle prime ore dell'alba.
I dati rilevati dalla sonda della NASA suggeriscono che Marte potrebbe spargere polvere nello spazio interplanetario.
A bordo della sonda Juno, lo Ultraviolet Spectrograph (UVS) ha notato casualmente un lampo luminoso sopra le nuvole di Giove la scorsa primavera. Secondo il team, potrebbe essersi trattato di un bolide, un'esplosione di meteoroide estremamente luminosa nell'atmosfera superiore del gigante gassoso.
Un'ottima notizia apre il 2021, la NASA ha esteso le missioni di queste due sonde che stanno aiutando a svelare molti misteri su Giove e Marte.
Nuovi risultati sul gigante gassoso sono stati presentati all''American Geophysical Union, l'11 dicembre 2020.
Nuovi dati dalla missione della NASA Juno, sembrano confermare che nella alta atmosfera di Giove si sviluppano delle scariche elettriche note come spiriti. È la prima volta che questi lampi luminosi, imprevedibili ed estremamente brevi, formalmente noti come eventi luminosi transitori o TLE, vengono osservati su un altro pianeta.
Vicino al polo sud del pianeta, quasi nascosta da occhi indiscreti, si nasconde una serie di vorticose tempeste disposte secondo un curioso schema geometrico.
Proposta una "extended mission" spettacolare per concludere in bellezza l'esplorazione della sonda NASA intorno a Giove...
In base ai dati restituiti dalla sonda della NASA Juno, ora sappiamo che su Giove possono scatenarsi scariche elettriche sulla cima delle nuvole e violenti temporali con chicchi di grandine di ammoniaca.
Il 30 settembre 2019, la sonda della NASA Juno ha eseguito l'accensione dei motori più lunga di tutta la missione per evitare di finire all'ombra del pianeta durante il prossimo passaggio ravvicinato.
Questo ritratto di Giove con le sue due lune, Io e Europa, è stato ripreso dalla sonda della NASA Juno durante il suo ottavo perigiove (PJ8). La foto è stata scattata il 2 settembre alle 00:14 UTC da una distanza di 27.516 chilometri dalla cima delle nubi che avvolgono il pianeta.
I dati in arrivo da JUNO stanno cambiando radicalmente le nostre conoscenza di Giove: un esame delle informazioni collezionate dallo spettrometro a bordo della sonda ha mostrato che le enormi quantità di energia che circolano sui poli del pianeta non sempre sono direttamente responsabili dei potenti fenomeni aurorali.
L'11 luglio, la sonda della NASA Juno ha effettuato il suo settimo passaggio ravvicinato su Giove (PJ7). Questa volta, il principale punto di interesse scelto per la "citizen" fotocamera JunoCam era la famosa Grande Macchia Rossa.
La sonda della NASA Juno sta rivoluzionando la nostra conoscenza di Giove... e siamo solo all'inizio!
I primi risultati sono stati pubblicati la scorsa settimana sulla rivista Science and Geophysical Research Letters.
Se anche voi vi state chiedendo come procede l'esplorazione di Giove, un ultimo aggiornamento conferma che la sonda della NASA Juno è in ottima forma ed ha appena completato il sesto perigiove (PJ6).
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.