Chang Zheng 2D / Beijing-3C

Il primo lancio orbitale della settimana si è tenuto presso il Centro di Lancio Satellitare di Taiyuan, nella provincia settentrionale cinese di Shanxi. Un razzo Chang Zheng-2D (conosciuto anche come Lunga Marcia 2D o CZ-2D) è decollato dalla rampa LC-9 alle 11:06 ora di Pechino (le 3:06 UTC) del 20 maggio 2024 con a bordo un gruppo di quattro satelliti per la costellazione chiamata Beijing-3C (Pechino 3C). I satelliti, da C1 a C4, sono satelliti da osservazione terrestre per l'operatore cinese 21AT (Twenty First Century Aerospace Technology Company Ltd). I satelliti faranno parte della costellazione Beijing-3C e sono stati posizionati regolarmente su un'orbita eliosincrona a circa 500 chilometri di altitudine.

È stato notato che il CZ-2D era dotato di pinne a griglia simili a quelle utilizzate dai Falcon 9 di SpaceX, suggerendo che la Cina sta forse facendo dei tentativi sperimentali per far atterrare questi booster per il riutilizzo, sebbene gli avvisi di pericolo emessi suggeriscano ancora che questo booster sia caduto in mare e non siano state segnalate piattaforme di recupero.

Questo è stato il 523esimo volo di un razzo della famiglia Lunga Marcia. Si è trattato anche il 96esimo volo orbitale del 2024, il 23esimo per la Cina.

 

Kuaizhou-11 / Wuhan-1 et altri

Anche il secondo lancio orbitale della settimana si è tenuto in Cina e, più precisamente, dal Centro di Lancio Satellitare di Jiuquan, nel nord-ovest del Paese. Il 21 maggio 2024, alle ore 12:15 ora di Pechino (le 04:15 UTC) un razzo vettore Kuaizhou 11 (conosciuto anche come KZ-11) della compagnia privata ExPace è decollato dal sito 95A con a bordo quattro diversi carichi utili.

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Nella foto il decollo del razzo Kuaizhou-11 da Jiuquan. Credito: Wang Heng/Xinhua.

Il Kuaizhou 11 è un nuovo booster commerciale a quattro stadi a propellente solido in grado di sollevare 1.500 chilogrammi di carico utile nell'orbita bassa terrestre. Nel volo odierno il razzo ha portato in orbita quattro satelliti, probabilmente commerciali, tra cui Wuhan-1 (Luojia 3-02). Secondo alcune fonti, oltre al setellite Wuhan-1 per l'osservazione della Terra e realizzato dall'Università di Wuhan, gli altri tre carichi utili sarebbero Chaodigui Jishu Shiyan (VLEO test satellite,Chutian 01), un satellite per telecomunicazioni, Tianyan-22 della Mino Space per l'osservazione terrestre e Linhque-3 01 i cui scopi e l'operatore non sono stadi divulgati.

Si è trattato del primo volo dell’anno del Kuaizhou-11, il terzo in assoluto. Il razzo è di proprietà della ExPace Technology Corporation, parte della China Aerospace Science and Industry Corporation, di proprietà statale, ed è progettato per fornire accesso commerciale all’orbita bassa terrestre.

Si è trattato anche il 97esimo volo orbitale del 2024, il 24esimo per la Cina.

 

Falcon 9 / NROL-146

Il National Reconnaissance Office (NRO) degli Stati Uniti ha iniziato a costruire una costellazione di dimensioni sconosciute con un lancio nel cuore della notte dalla base spaziale di Vandenberg, in California. La missione, denominata NROL-146, prevedeva un numero imprecisato di satelliti a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX.

Il decollo dallo Space Launch Complex 4 East (SLC-4E) è avvenuto all'inizio di una finestra di lancio aperta all'1:00 locale (le 08:00 UTC) del 22 maggio 2024.

Il booster del primo stadio del Falcon 9 a supporto di questa missione, numero di serie B1071 nella flotta di SpaceX, è stato lanciato per la sedicesima volta. B 1071 aveva debuttato il 2 febbraio 2022 con la missione NROL-87 a cui aveva fatto seguito NROL-85, SARah-1, SWOT, Transporter-8, Transporter-9 , nove missioni dedicate Starlink, di cui le ultime sono state Starlink 7-8, 7-13 e 7-18.

Poco più di otto minuti dopo il decollo, B1071 è atterrato sulla nave drone di SpaceX, "Of Course I Still Love You" che si trovava al largo della costa californiana. Questo è stato il 91esimo recupero per OCISLY e il 310esimo atterraggio di booster fino ad oggi per SpaceX.

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Nella foto a lunga posa il lancio del Falcon 9 da Vandenberg per la missione NROL-146. Credito: SpaceX.

Sebbene i dettagli della missione siano in gran parte nascosti, si ritiene che il carico utile a bordo sia un lotto di almeno 20 satelliti Starshield. Si tratta di versioni specifiche del governo dei satelliti Starlink di SpaceX, che secondo la società si concentrano su tre aree principali: Osservazione della Terra, Comunicazioni e Payload ospitati.

In vista del lancio finale del Delta 4 Heavy con il carico utile NROL-70, il dottor Chris Scolese, capo dell'NRO, ha osservato che l'agenzia ha iniziato a lanciare prototipi per la sua costellazione "circa cinque anni fa". “Abbiamo riconosciuto che avevamo delle sfide, come abbiamo accennato, con Russia e Cina che cercavano di negare la nostra capacità di operare nello spazio,” aveva detto Scolese a marzo. “Quindi, questa era una delle ragioni. L’altro motivo per cui ne avevamo bisogno è che riconoscevamo la necessità di avere una copertura più persistente della Terra. Quindi avevamo bisogno di un numero maggiore di satelliti”. Gli Starshield sono stati svelati da SpaceX per la prima volta nel dicembre 2022, come un'evoluzione dei satelliti Starlink per usi militari o di intelligence. La NRO prevede di eseguire altri 6 lanci di questa nuova costellazione entro il 2024

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Nella foto il booster B1071 di NROL-146 al ritorno in porto. Si noti come gli ugelli paiono toccare il ponte della chiatta NROL-146. Credito: Matt Hartman.

Alcuni osservatori hanno notato che il booster potrebbe essere atterrato piuttosto pesantemente e che gli ugelli dei motori Merlin potrebbero essere stati troppo vicini al ponte della nave drone perché il robot Octograbber di SpaceX potesse passare sotto il booster e fissarlo al ponte stesso. Gli uomini dei team di SpaceX potrebbero aver dovuto incatenare manualmente il booster al ponte. Ciò è stato confermato dalle fotografie del booster e di OCISLY al loro ritorno in porto.

Si è trattato infine del 98esimo volo orbitale del 2024, il 60esimo per gli Stati Uniti.

 

Falcon 9 / Starlink 6-62

SpaceX ha ripreso le missioni Starlink saltando momentaneamente la 6-60 e 6-61 andando direttamente alla Starlink 6-62. Questa missione, lanciata dalla rampa SLC-40 alla Cape Canaveral Space Force Station, in Florida, è stata lanciata mercoledì 22 maggio 2024 alle 22:35 locali (le 02:35 UTC di giovedì 23 maggio), subito dopo l'inizio di una finestra di lancio della durata di quattro ore.

Il Booster B1080 ha lanciato un ulteriore lotto di 23 satelliti Mini Starlink v2 nell'orbita bassa terrestre con un'inclinazione orbitale di 43 gradi. Il booster ha eseguito il suo ottavo volo, avendo precedentemente lanciato le missioni Ax-2, Euclid, Starlink 6-11, Starlink 6-24, Ax-3, CRS SpX-30 e Starlink 6-52.

La nave drone autonoma 'A Shortfall of Gravitas' era salpata da Port Canaveral per supportare questa missione. Il booster è atterrato dolcemente sulla nave drone a circa 600 chilometri lungo la rotta sud-orientale, vicino alle Bahamas.

Il secondo stadio, dopo aver raggiunto un'orbita ellittica, è rimasto inerte fino a circa 55 minuti di volo quando ha eseguito una seconda breve accensione dell'unico motore Merlin Mvac per circolarizzare l'orbita, prima di rilasciare con successo il carico utile dei satelliti Starlink. I satelliti ora si solleveranno lentamente verso le loro orbite operative grazie ai propri motori.

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Nella foto il lancio del Falcon 9 per la missione Starlink 6-62 da Cape Canaveral. Credito: SpaceX.

All'inizio di questa settimana, prima di questo lancio, erano stati lanciati 6459 satelliti Starlink, di cui 429 sono stati deorbitati, lasciandone 6030 in servizio. Pare che SpaceX stia deorbitando 122 dei vecchi satelliti V1 ora che i V2 sono ormai consolidati in orbita.

Si è trattato infine del 99esimo volo orbitale del 2024, il 61esimo per gli Stati Uniti.

 

Falcon 9 / Starlink 6-63

Poco meno di 24 ore dopo la SpaceX ha lanciato lo Starlink Group 6-63 dal Launch Complex 39A presso il Kennedy Space Center in Florida giovedì 23 maggio 2024, al termine della finestra di lancio di quattro ore che iniziava alle 18:45 (le 22:45 UTC). Il decollo è avvenuto così alle 22:45 locali (le 02:45 UTC di venerdì 24 maggio). Il carico utile era costituito da 23 satelliti Starlink V2-mini. La nave drone autonoma 'Just Read The Instruction' aveva lasciato Freeport, rimorchiata dalla nave 'Bob' utilizzata per il recupero delle carenature, nel tardo pomeriggio del 19 maggio. La coppia ha navigato direttamente verso la zona di atterraggio per supportare questa missione, 600 chilometri a sud-est dal luogo di lancio, lungo la traiettoria di volo. Il booster è atterrato con successo sulla nave drone dopo otto minuti e 15 secondi dall'inizio della missione. Il booster del primo stadio a supporto di questa missione è stato il B1077, che ha volato per la tredicesima volta, avendo precedentemente lanciato Crew-5, seguito poi da GPS III-SV06, Inmarsat-6, Starlink 5-10, CRS-28, Galaxy-37, Starlink 6-13, 6-25, 6-33, NG-20, Starlink 6-43 e 6-51.

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Nella foto il volo del Falcon 9 per la missione Starlink 6-63 dal Kennedy Space Center. Credito: SpaceX.

SpaceX ha confermato il successo del dispiegamento di 23 satelliti dopo che era stata eseguita un'altra accensione e relativa circolarizzazione del secondo stadio circa un’ora dopo il lancio. I satelliti Starlink si innalzeranno ora su un'orbita operativa di circa 550 chilometri, con un'inclinazione di 43 gradi. Questa è stata la 54a missione del Falcon 9 quest'anno.

Si è trattato infine del 100esimo volo orbitale del 2024, il 62esimo per gli Stati Uniti.

 

Electron / PREFIRE-1

Per l'ultimo lancio della settimana dobbiamo spostarci in Nuova Zelanda per un lancio orbitale di un razzo vettore Electron di Rocket Lab. Il lancio era originariamente previsto durante una finestra di un'ora a partire da mercoledì 22 maggio alle 07:15 UTC, ma venne ritardato a causa del maltempo a non prima di sabato 25 maggio alle 07:15 UTC. La missione è infine decollata alle 19:41 locali (le 07:41 UTC) a seguito di un breve ritardo per forti venti in quota. Il razzo Electron è partito dal Launch Complex 1, Pad B, a Mahia, in Nuova Zelanda, per la missione PREFIRE della NASA.

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Nell'immagine, tratta dal webcast, il momento dell'accensione dei nove motori Rutherford del primo stadio per la missione PREFIRE-1 Credito: Rocket Lab.

Questo è stato infatti il primo di due lanci che dovrebbero tenersi in rapida successione, con il secondo previsto entro tre settimane dal primo, molto probabilmente all'inizio di giugno. Questo lancio cade nel settimo anniversario del primo lancio di Rocket Lab, avvenuto nel 2017.

La missione PREFIRE (Polar Radiant Energy in the Far-InfraRed Experiment) della NASA studierà la perdita di calore dalle regioni polari della Terra e fornirà dati sui cambiamenti climatici. “Ready, Aim, PREFIRE” è il nome dato alla prima missione, mentre “PREFIRE and Ice” sarà la seconda. Sebbene i due satelliti siano identici seguiranno orbite diverse attentamente allineate in modo tale che PREFIRE-2 passerà su aree specifiche diverse ore dopo PREFIRE-1, consentendo di effettuare misurazioni identiche a intervalli regolari, esaminando come lo scioglimento del ghiaccio e altri fattori ambientali i cambiamenti influenzano il tasso di perdita di calore dalle regioni polari.

Entrambi questi piccoli Cubesat da 6u non sono molto più grandi di una scatola da scarpe. PREFIRE-1 è stato lanciato su un'orbita circolare di 525 chilometri, con un'inclinazione orbitale di 97,5 gradi. L'Amministratore Delegato e fondatore di Rocket Lab, Peter Beck, ha confermato che, nonostante le abbondanti prestazioni in eccesso di Electron per le due missioni, Rocket Lab non trasporterà alcun carico utile aggiuntivo né pianificherà alcun test tecnologico durante i due lanci PREFIRE.

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Nella foto il CubeSat PREFIRE-1 mentre viene installato sullo stadio superiore del razzo Electron. Credito: Rocket Lab.

Per PREFIRE-1, il primo stadio di Electron ha funzionato per due minuti e sette secondi, mentre il secondo stadio ha continuato fino a nove minuti e 19 secondi dall’inizio del volo. Uno stadio superiore ha eseguito una breve accensione di circolarizzazione dell'orbita prima del del dispiegamento del carico utile, avvenuto con successo dopo 53 minuti e sei secondi dal decollo.

Questo è stato il 48esimo lancio di un razzo vettore Electron di Rocket Lab. Si è infine trattato del 101esimo volo orbitale del 2024, il 63esimo per gli Stati Uniti.