Starlink 6-25
La settimana è iniziata esattamente come era terminata la precedente, ovvero con un lancio di un razzo vettore Falcon 9 di SpaceX dedicato al dispiegamento della costellazione Starlink per internet dallo spazio.
Un primo tentativo di lancio era stato eseguito il 29 ottobre alle 20:20 locali (le 00:20 UTC del 30 ottobre) ma era abortito ad appena 30 secondi dal via. Il giorno seguente il lancio si era tenuto regolarmente alle 19:20 locali (le 23:20 UTC) del 30 ottobre. Il decollo era avvenuto dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral Space Force Base, in Florida ed il Falcon 9 aveva portato in orbita 23 satelliti Starlink v2 mini per una missione denominata 6-25 (ovvero il 25esimo lancio per il guscio numero 6 della costellazione). Il primo stadio utilizzato, B1077, era al suo ottavo lancio dopo aver iniziato con la missione Crew-5 e poi seguito con GPS III SV06, Inmarsat-6 F2, Dragon Cargo CRS-28, Galaxy-37 e, con questo, tre voli dedicati Starlink.
Questo booster è poi atterrato su una delle navi drone spaziali autonome di SpaceX, Just Read The instructions, che era posizionata al largo nell'Oceano Atlantico ed è stato il 239esimo atterraggio totale del Falcon 9, il 166esimo consecutivo. Circa 50 chilometri più in là, le due semi-ogive protettive dal carico utile sono ammarate appesa ai paracadute per poter essere recuperate e nuovamente riutilizzate.
Questo lancio ha volato su una traiettoria sud-orientale inclinata con un angolo di 43 gradi rispetto all'equatore. Ciò ha posizionato il carico utile su un'orbita bassa terrestre (LEO) di 284 x 293 chilometri. Quindi i 23 satelliti Starlink v2-mini utilizzeranno i loro propulsori ad effetto Hall per raggiungere un'orbita circolare stabile a 530 chilometri.
Questa è stata la cinquantesima missione Starlink del Falcon 9 quest’anno ed è stata anche la 269esima missione nella vita operativa del vettore Falcon 9.
Starlink ha raggiunto un altro importante traguardo con questo volo. Sebbene ci siano circa 4.400 satelliti Starlink operativi, questo lancio ha aumentato il numero di satelliti Starlink attivi in orbita da oltre 5.000 a esattamente 5.011. Ai 600 rimanenti basterà alzare la loro orbita a 530 chilometri per diventare operativi.
Si è trattato infine del 175esimo lancio orbitale globale del 2023, il 94esimo per gli Stati Uniti.
Lunga Marcia 6A
Il 31 ottobre 2023, alle 22:50 UTC (le 6:50 del 1° novembre ora di Pechino), un razzo vettore Chang Zheng 6A (conosciuto anche come Lunga Marcia 6A o CZ-6A) è decollato dalla rampa LA-9A del Centro Lancio Satelliti di Taiyuan, nella provincia settentrionale cinese dello Shanxi.
Nella foto il decollo del razzo CZ-6A con la coppia di satelliti Tianhui-5. Credito: Xinhua.
A bordo del razzo si trovavano due satelliti Tianhui-5, il 5A ed il 5B, che sono stati rilasciati nell'orbita prevista dove verranno utilizzati per mappature geografiche, sorveglianza delle risorse terrestri, esperimenti scientifici ed altri scopi.
Si è trattato della 494esima missione di un razzo della famiglia Lunga Marcia.
Si è trattato infine del 176esimo lancio orbitale globale del 2023, il 50esimo per la Cina.
Lunga Marcia 7A
Anche il successivo lancio orbitale è stato eseguito dalla Cina. Si è trattato di un razzo vettore Chang Zheng-7A (conosciuto anche come Lunga Marcia 7A o CZ-7A) modificato e decollato dalla rampa LC-201 presso il Sito di Lancio di Veicoli Spaziali di Wechang,sull'isola meridionale della provincia di Hainan alle 20:54 ora di Pechino (le 14:54 UTC) del 3 novembre 2023.
A bordo del razzo si trovava il satellite TSJ-10 della SAST che è stato posizionato su un'orbita geosincrona e che svolgerà il ruolo di dimostratore tecnologico per trasmissioni multi banda ed alta velocità. Essendo un veicolo spaziale comunque classificato, gli scopi reali del satellite sono comunque non divulgati.
Nella foto il decollo del razzo CZ-7A con il satellite dimostratore tecnologico TSJ-10. Credito: Beidou.
Si è trattato della 495esima missione di un razzo della famiglia Lunga Marcia, il 13esimo volo di un vettore CZ-7. Si è trattato infine del 177esimo lancio orbitale globale del 2023, il 51esimo per la Cina.
Starlink 6-26, B1058 diventa maggiorenne
L'ultima missione orbitale della settimana è stata nuovamente dedicata alla costellazione Starlink. Si è trattato infatti della missione 6-26 decollata, nuovamente, dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral, in Florida.
Come giustamente fatto notare dall'amico Marco Di Lorenzo nella rubrica Immagine del Giorno il primo stadio di questa missione, conosciuto con il codice B1058, è il primo ad aver eseguito 18 voli andata e ritorno dallo spazio, un nuovo record per il razzo di SpaceX. B1058 aveva volato appena 45 giorni prima, quando aveva supportato la missione Starlink 6-17.
Si tratta di un vero e proprio booster veterano avendo iniziato la sua carriera a maggio del 2020 quando assistì la prima missione con equipaggio di SpaceX, la Crew Dragon Demo-2. In seguito ha volato con le missioni ANASIS II, Dragon Cargo CRS-21, Transporter-1, Transporter-3 e ben 13 missioni Starlink, quest'ultima compresa.
Dopo il suo quindicesimo volo, il booster era stato sottoposto a ispezioni approfondite, poiché SpaceX mirava a dimostrare che il Falcon 9 è in grado di supportare fino a 20 voli. Non è chiaro al momento se SpaceX tenterà di aumentare ulteriormente il numero massimo di voli di ciascun booster.
Nella foto il decollo del razzo Falcon 9 per la missione Starlink 6-26. Credito: SpaceX.
Dopo la separazione degli stadi, avvenuta dopo circa 2 minuti e 30 secondi dal decollo, il primo stadio è atterrato sull’ASDS A Shortfall of Gravitas di SpaceX, che era di stanza a poco più di 600 chilometri al largo delle coste della Florida, nell’Oceano Atlantico. L'atterraggio riuscito ha segnato il 240esimo atterraggio totale e il 167esimo consecutivo di un booster di SpaceX, e la designazione del booster è cambiata in B1058-19. Anche in questo caso le due semi-ogive del carico utile sono ammarate grazie ad i paracadute e verranno nuovamente utilizzate per un prossimo volo.
Come di consueto per le missioni del Gruppo 6, il secondo stadio ha effettuato due accensioni prima di posizionare i 23 satelliti Starlink v2 Mini su un'orbita di 285 x 293 chilometri, inclinata di 43,00 gradi. I satelliti trascorreranno i prossimi mesi aumentando la loro orbita fino all'orbita circolare di 530 chilometri.