Falcon 9 – Starlink 6-30

La settimana è iniziata con la missione Starlink 6-30 decollata dalla rampa SLC-40 della Cape Canaveral Space Force Station, in Florida, alle 23:20 locali (le 4:20 UTC). Il Falcon 9 ha utilizzato il primo stadio booster B1062 che ha eseguito il suo diciassettesimo volo di andata e ritorno dallo spazio. B1062 in precedenza aveva lanciato GPS III Space Vehicle 04, GPS III Space Vehicle 05, Inspiration4, Ax-1, Nilesat 301, OneWeb Launch 17, ARABSAT BADR-8 e ora 10 missioni Starlink. Dopo il lancio, il booster è atterrato sulla nave drone 'A Shortfall of Gravitas', che si trovava posizionata a circa 600 chilometri al largo della costa della Florida. Questo ha segnato il 175esimo atterraggio consecutivo di un booster ed il 248 atterraggio complessivo di successo. Dopo il distacco del booster il secondo stadio ha portato in orbita i 23 satelliti Starlink v2 mini.

Si è trattato infine del 192esimo lancio orbitale globale del 2023, il 104esimo per gli Stati Uniti.

 

Sojuz 2.1a – Progress MS25

Una nave spaziale cargo russa Progress, carica di oltre 2.500 kg di rifornimenti e attrezzature diretta alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è decollata dal Kazakistan venerdì mattina presto, dando il via a un inseguimento orbitale di due giorni.

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Nella foto il lancio del razzo Sojuz 2.1a decollato dal Cosmodromo di Baikonur con il veicolo cargo Progress MS-25/86P. Credito: Roscosmos.

Piazzata sulla cima di un razzo Sojuz 2.1a, la navicella spaziale Progress MS-25/86P è decollata dal cosmodromo di Baikonur alle 14:25 locali (le 9:25 UTC) e si è inserita nell'orbita preliminare pianificata otto minuti e 45 secondi dopo.

La Progress si è separata dal terzo stadio del razzo, ha aperto i pannelli solari ed è partita all'inseguimento della stazione spaziale nelle prime fasi di un rendezvous della durata di due giorni su 34 orbite. La navicella spaziale ha raggiunto il complesso orbitale domenica mattina presto, 3 dicembre 2023, attraccando al modulo Poisk (MIM-2) alle 10:18 UTC. L'attracco è avvenuto in modalità manuale, teleguidato da parte dei cosmonauti di Spedizione 70 a bordo della ISS, dopo che il sistema automatico Kurs aveva avuto dei problemi tecnici. Come al solito, i cosmonauti russi Oleg Kononenko e Nikolai Chub, dell'equipaggio della Soyuz MS-24, erano infatti pronti a utilizzare il sistema di controllo remoto TORU a bordo del modulo di servizio Zvezda, SM, in caso di problemi con il sistema di rendez-vous automatizzato primario, come è effettivamente avvenuto.

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Nell'illustrazione la situazione dei veicoli spaziali in visita dopo l'attracco del Progress MS-25/86P. Credito: NASA.

La nave spaziale ha trasportato 1,5 tonnellate di pezzi di ricambio, altre attrezzature e forniture, 39 kg di azoto, 420 kg di acqua e 514 kg di propellente utilizzato per mantenere l'orbita della stazione.

I materiali scientifici a bordo comprendevano l'unità di incubazione Inkubator-3 e 48 uova di quaglia giapponese per l'esperimento Perepel (Quaglia). Questa apparecchiatura, da installare all'interno del modulo Nauka, è stata progettata per supportare lo sviluppo dell'embrione, lasciando metà degli ovuli in condizioni di microgravità e l'altra metà in una centrifuga che simula la gravità terrestre. Alcune uova verranno rimosse dalle unità di incubazione a vari stadi di sviluppo (3, 7 e 14 giorni) e poste in appositi contenitori con soluzione di formaldeide per il successivo ritorno sulla Terra e valutazione in diversi stati di sviluppo “congelati”.

Progress MS-25 trasportava anche l'esperimento Kvarts-M, da instalare all'esterno del modulo Poisk, MIM2, per studiare la corrosione dei materiali.

Questa è stata l'86esima missione della capsula cargo Progress e, con il successo di questa missione, si proseguirà la durata operativa della ISS.

Si è trattato infine del 193esimo lancio orbitale globale del 2023, il 16esimo per la Russia.

 

Falcon 9 – Project 425 Flight 1

SpaceX ha lanciato il suo primo Falcon 9 questa settimana dalla piattaforma di lancio SLC-4E di VSFB in California. Questo lancio è avvenuto venerdì 1° dicembre 2023 alle 10:19 locali (le 18:19 UTC). Il Falcon 9 ha portato nello spazio cinque satelliti da ricognizione per la DAPA (Defense Acquisition Program Administration) della Corea del Sud verso un'orbita solare sincrona (SSO), portando con sé almeno tre diversi satelliti come 'razzostoppisti'.

Il B1061 è stato il booster che ha volato in questa missione. B1061 ha volato diciassette volte prima di questo lancio, effettuando sette precedenti missioni Starlink per un totale di 286 satelliti Starlink e altri lanci come Crew-1, Crew-2, SXM-8, CRS-23, IXPE, Transporter-4, Transporter-5, Globalstar FM15 e ISI EROS C-3. Il B1061 ha impiegato solo 41 giorni di tempo di consegna perché il booster fosse completamente ristrutturato e rilanciato ed è il 250esimo atterraggio totale di un Falcon 9.

Il carico utile principale di questa missione è il satellite da ricognizione della DAPA di Corea del Sud. Questo è stato il primo lancio di un lotto di cinque satelliti da ricognizione. Anche se questo satellite appartiene alla stessa categoria degli altri quattro satelliti, sarà l'unico satellite ottico diverso del gruppo dei cinque. Questo lancio prevede un telescopio elettro-ottico a infrarossi (EO/IR), mentre i prossimi quattro che verranno lanciati in un secondo momento saranno satelliti radar ad apertura sintetica (SAR).

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Nella foto il lancio del Falcon 9 per la missione 425Project Flight 1 da Vandenberg. Credito: SpaceX.

Il vantaggio di avere due diverse versioni di satelliti per l'imaging è che i satelliti del telescopio EO/IR possono acquisire qualsiasi cosa dallo spettro visibile allo spettro infrarosso, ma non sono di grande utilità se una nuvola ostacola lo scatto. I telescopi SAR utilizzano il radar e, sebbene non ottengano dati così chiari come un'immagine EO/IR con un'inquadratura nitida, il SAR può penetrare le nuvole e ottenere immagini molto buone anche quando è completamente buio.

Il satellite da ricognizione non è l'unica cosa che ha volato su questo lancio, poiché questa missione sembra fungere come un'altra missione di mini-trasportatore. Anche se esiste la possibilità che ci siano molti più satelliti a bordo, è confermato che i seguenti satelliti sono stati lanciati per questa missione.

Innanzitutto, l’EIRSAT-1 irlandese (Educational Irish Research Satellite 1) è un CubeSat progettato dall’University College di Dublino e dalla Queen’s University di Belfast in collaborazione. Conterrà tre esperimenti, un modulo a raggi gamma, un test di rivestimento termico e un nuovo sistema di controllo dell’assetto basato su software che utilizza il campo magnetico terrestre.

Successivamente verrà rilasciato il satellite Space Industry Responsive Intelligent Thermal, un satellite gestito dall’Università di Melbourne. Il satellite è stato costruito dall'Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con diverse società dell'industria spaziale australiana, Inovor Technologies, Sitael Australia, Nova Systems e Neumann Space. La missione di questo nanosatellite è determinare la posizione dei raggi X e gamma nello spazio utilizzando il suo spettrometro a raggi X e gamma.

Questo Falcon 9 ha raggiunto un'orbita sincrona solare a circa 500 chilometri di quota. Il booster B1061 è tornato con successo al sito di lancio atterrando nella piazzola LZ-4 presso il sito di Vandenberg. Questo lancio è stata la 279esima missione del Falcon 9 fino ad oggi e l’84esima missione quest’anno. Si è trattato infine del 194esimo lancio orbitale globale del 2023, il 105esimo per gli Stati Uniti.

 

Falcon 9 – Starlink 6-31

La seconda missione di SpaceX di questa settimana è stata lanciata il 2 dicembre 2023 alle 23:00 locali (le 04:00 UTC del 3 dicembre). Il Falcon 9 ha inviato 23 satelliti Starlink v2 Mini in LEO dalla rampa SLC-40 decollando dal Cape Canaveral Space Force Station CCSFS, in Florida. I satelliti sono stati rilasciati verso un'orbita con un'inclinazione di 43 gradi su una traiettoria sud-orientale e sono stati messi su un'orbita iniziale di 284x293 chilometri. Questa quota verrà poi sollevata dai satelliti utilizzando i loro propulsori ad effetto Hall per raggiungere l'orbita circolare operativa di 530 chilometri.

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Nella foto il lancio del Falcon 9 per la missione Starlink 6-31 da Cape Canaveral. Credito: SpaceX.

Il booster utilizzato per lanciare questi satelliti è il B1078. Questo è stato il suo sesto volo fino ad oggi e ha trasportato le missioni Crew 6, O3b mPOWER 3 e 4 e 4 missioni Starlink, per un totale di 89 satelliti Starlink v2 Mini. Con l'atterraggio riuscito del B1078, sarà ora probabilmente riportato al CCSFS per essere ristrutturato presso l'Hangar X di SpaceX e rilanciato ulteriormente.

La nave drone, 'A Shortfall of Gravitas', si trovava a circa 600 chilometri al largo per l'atterraggio del booster. Questa è stata la 280esima missione di un Falcon 9 e l’85esima missione del 2023. Sebbene questo conteggio includa Falcon Heavy e Starship IFT-2, quest’anno ce ne saranno probabilmente 91 in totale. Questo significa che, in un mese, ne dovrebbero essere compiuti altri 15 per raggiungere l’obiettivo di SpaceX di 100 lanci in un anno.

Si è trattato infine del 195esimo lancio orbitale globale del 2023, il 106esimo per gli Stati Uniti.