Aggiornamento del 15/10 ore 20:30: ESA e JAXA hanno diffuso una animazione che mostra le immagini riprese da una "monitoring camera" nell'arco di circa 50 minuti intorno al momento del massimo avvicinamento. Di seguito, 5 fotogrammi estratti e processati:

Venus GA1

Crediti: ESA/BepiColombo/MTM, CC BY-SA 3.0 IGO - Processing: Marco Di Lorenzo

Aggiornamento del 15/10 ore 10:30: L'ESA ha annunciato che il fly-by è stato un successo ed ha rilasciato una nuova immagine.
Il massimo avvicinamento è avvenuto questa mattina alle 03:58 GMT (05:58 CEST) a una distanza di circa 10.720 km dalla superficie del pianeta.

bepi 2

L'immagine è stata scattata alle 03:37 UTC dalla Monitoring Camera 2 a bordo del Mercury Transfer Module, poco prima del massimo avvicinamento alle 03:58 UTC. L'antenna a medio guadagno del Mercury Planetary Orbiter è visibile nella parte superiore dell'immagine, insieme al magnetometro, che si estende dalla parte superiore destra del fotogramma.
Crediti: ESA/BepiColombo/MTM, CC BY-SA 3.0 IGO - Processing: Elisabetta Bonora

Aggiornamento del 15/10 ore 7:30: prima immagine, ripresa da 600000 km. Venere è il disco bianco in basso a sinistra:

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Credits: ESA/ESOC

Aggiornamento del 15/10 ore 7: anche se le immagini tardano ad arrivare, la ESOC Operations Manager Elsa Montagnon ha detto che tutto procede regolarmente sulla sonda. Adesso le comunicazioni sono passate all'antenna di Cebreros, in Spagna (Newnorcia è impegnata con Gaia). Si veda la pagina http://estracknow.esa.int/#/auto

Aggiornamento del 15/10 ore 5:53: a pochi minuti dal massimo avvicinamento, la sonda rimane in contatto tramite l'antenna di Newnorcia nell'Australia occidentale; la distanza da Terra è di 174 miloni di km e questo implica un ritardo di 19 minuti e 22 secondi nell'arrivo dei segnali; si rimane in attesa delle prime immagini...

 BepiColombo è una missione congiunta ESA-Jaxa, lanciata quasi esattamente due anni fa ed essenzialmente rivolta allo studio dettagliato di Mercurio. Prima di giungere in orbita attorno a quel pianeta, tuttavia, è necessario modificare progressivamente la traiettoria del veicolo e per farlo il combustibile a bordo non sarebbe sufficiente; per questo, è stata pensata una complessa coreografia con una sequenza di ben 9 "gravity assist" con la Terra, Venere e Mercurio stesso, nell'arco di 7 anni; dopo la Terra, sono previsti due incontri con Venere e addirittura 6 con Mercurio, sempre al fine di ridurre la velocità del veicolo spaziale cedendo una parte del suo momento angolare a tali pianeti, in una sorta di "effetto fionda" invertito.

 Qualcuno si ricorderà la prima di queste manovre, lo scorso 10 aprile, quando la sonda passò a circa 12700 km di altezza sul nostro pianeta; in quella occasione, l'orbita venne ristretta in modo da incrociare quella di Venere. Con l'incontro di domani, anche l'afelio verrà significativamente avvicinato al Sole mentre l'inclinazione orbitale subirà un ulteriore incremento, come illustrato dalla tabella seguente che riporta la distanza minima q, massima Q e inclinazione i nelle tre fasi separate dai primi due gravity assist.

Bepi elements

Data Source: JPL/Horizons - Processing: Marco Di Lorenzo

 Il massimo avvicinamento di domani è previsto alle ore 5, 58 minuti e 30,0 secondi ora italiana (CET) a una distanza di 16754,0 km dal centro di Venere (10702,2 km dalla superficie); questo almeno è quanto si desume dalle effemeridi fornite dal sistema Horizons del JPL, mentre le seguenti due infografiche fornite da ESA indicano una distanza leggermente maggiore.

bepinfograph

bepinfograph2

Credits: ESA/Jaxa/BepiColombo

 Come si vede, le osservazioni di Venere sono già iniziate oggi e saranno coordinate con gli osservatori a Terra. La maggior parte degli strumenti a bordo dei tre segmenti che compongono la sonda verranno attivati almeno in parte e le prime immagini dovrebbero arrivare poco dopo il fly-by. In particolare, i due moduli "Mercury Planetary Orbiter" (MPO) e "Mercury Magnetospheric Orbiter" (Mio) saranno funzionanti mentre il "Mercury Transfer Module" (MTM) avrà due opportunità per riprendere immagini ravvicinate con le sue "M-CAMs".

 Dopo questo incontro con Venere, ne è previsto un altro ad agosto 2021, stavolta molto più ravvicinato. Appena giungeranno immagini/informazioni le posteremo in questo articolo, perciò tornate spesso a visitarlo nelle prossime ore!

 

https://sci.esa.int/web/bepicolombo