Stamane, alle 6:22 ora italiana, Bepi-Colombo ha effettuato il passaggio ravvicinato con la Terra, sorvolando l'Atlantico meridionale a circa 12700 km di altezza. Durante il sorvolo, le tre telecamere di monitoraggio hanno scattato suggestive immagini della Terra e della Luna dallo spazio, immortalando il nostro pianeta in un momento difficile per gli esseri umani in Europa e nel mondo.
L'immagine in apertura mostra la Terra in avvicinamento, in un arco temporale di quasi 10 ore, ripresa dalla camera "seflie" a bordo della sonda; in primo piano alcune porzioni del veicolo spaziale mentre sullo sfondo il nostro pianeta che ruota su se stesso mentre si avvicina, passando da una distanza di 282000 a 128000 km. Invece, l'animazione qui sotto mostra la fase successiva, quando la sonda sorvolava il terminatore e stava per raggiungere la minima distanza da Terra. Si riconoscono chiaramente l'India, la penisola arabica e il corno d'Africa.
Credits: ESA/Jaxa - Processing: Marco Di Lorenzo
"Questi selfie dallo spazio mostrano il nostro pianeta, la casa comune che condividiamo, in uno dei periodi più preoccupanti e incerti che molti di noi hanno attraversato", ha detto Günther Hasinger, direttore scientifico dell'ESA, che ha anche seguito l'evento a distanza da casa, in Spagna. “Siamo scienziati che pilotano veicoli spaziali per esplorare il Sistema Solare e osservare l'Universo alla ricerca delle nostre origini cosmiche, ma prima di questo siamo umani, ci prendiamo cura gli uni degli altri e affrontiamo insieme un'emergenza planetaria. Quando guardo queste immagini, mi viene in mente la forza e la resilienza dell'umanità, le sfide che possiamo superare quando facciamo squadra e vorrei che ci portassero lo stesso senso di speranza per il nostro futuro".
La seguente infografica mostra le fasi salienti della manovra di ieri e oggi; sulla destra sono indicati gli strumenti utilizzati dai tre veicoli spaziali che per ora viaggiano uniti e si separeranno solo alla destinazione finale.
Credits: ESA/NASA
La manovra sfruttava la gravità terrestre per regolare il percorso del veicolo e non richiedeva alcuna accensione dei motori; tuttavia, ci sono stati 34 minuti critici poco dopo l'approccio, quando BepiColombo è passato attraverso l'ombra di Terra. "Questa fase di eclissi è stata la parte più delicata del sorvolo, con l'astronave che passa attraverso l'ombra del nostro pianeta e non riceve la luce solare diretta per la prima volta dopo il lancio", ha dichiarato Elsa Montagnon, responsabile delle operazioni spaziali di BepiColombo per l'ESA.
Per prepararsi all'eclissi programmata, gli operatori di missione hanno lasciato caricare completamente le batterie e riscaldato in anticipo tutti i componenti, monitorando poi attentamente la temperatura di tutti i sistemi di bordo durante il periodo al buio, tra le 07:01 e le 07:35 CEST. "È sempre snervante sapere che i pannelli solari di un veicolo spaziale non sono illuminati dalla luce del sole. Quando abbiamo visto che le celle solari si erano riavviate per generare corrente elettrica, sapevamo che BepiColombo era finalmente fuori dall'ombra della Terra e pronto a procedere nel suo viaggio interplanetario ", ha aggiunto Elsa.
Per ulteriori dettagli si rimanda al recente articolo di Elisabetta Bonora.