La navicella veterana della NASA, quasi cinquantenne, ha problemi con il computer di bordo e invia sulla Terra segnali senza dati. O meglio, senza senso: cioè restituisce solo un miscuglio ripetitivo di 0 e 1 da novembre 2023. All'inizio di marzo, dopo quattro mesi di tentativi, gli ingegneri hanno inviato un prompt dei comandi al velivolo per ottenere una lettura dalsottosistema di dati di volo (FDS), che racchiude i dati scientifici e ingegneristici di Voyager 1 prima di trasmetterli sulla Terra. La navicella ha risposto e questa volta il messaggio è stato decodificato: ciò ha permesso di raccogliere informazioni preziose per la comprensione del problema.

Alla fine, è tutta colpa della memoria FDS danneggiata.

"Il team sospetta che un singolo chip responsabile della memoria nella porzione interessata della memoria FDS non funzioni", ha affermato la NASA in un post sul blog. "Gli ingegneri non possono determinare con certezza cosa abbia causato il problema. Due possibilità sono che il chip possa essere stato colpito da una particella energetica proveniente dallo spazio o che semplicemente potrebbe essersi usurato dopo 46 anni".

La buona notizia è che, anche se potrebbero volerci diversi mesi, gli ingegneri affermano di poter trovare una soluzione alternativa per eseguire l'FDS escludendo il chip difettoso e ripristinando l'output dei messaggi del veicolo spaziale, tornando a ricevere informazioni leggibili dall'esterno del nostro Sistema Solare.