Il quarto stadio Vega AVUM è alto 1,74 metri con un diametro di 1,9 metri. Lo stadio è equipaggiato con il motore ucraino RD-869 a combustibile liquido UDMH/NTO. Il propellente per il motore è immagazzinato in quattro serbatoi sferici.

Una fonte intervistata da European Spaceflight ha rivelato all'inizio di ottobre che due dei quattro serbatoi di propellente per l'ultimo volo di Vega erano scomparsi. La settimana scorsa, una seconda fonte ha verificato in modo indipendente la storia.

Il volo, il cui lancio è previsto nella prima metà del 2024, dovrebbe portare in orbita il satellite di osservazione della biomassa terrestre dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Nel 2016, quando fu firmato il contratto iniziale con Airbus Defence e Space UK, si diceva che il satellite fosse costato 229 milioni di Euro di finanziamenti pubblici.

I due serbatoi di propellente scomparsi erano ospitati in un reparto produttivo dell'Avio a Colleferro, sottoposto a lavori di ristrutturazione. Ad un certo punto, dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione, le due cisterne risultarono mancanti.

Secondo la fonte iniziale, i serbatoi non erano stati inseriti in un sistema di gestione patrimoniale a livello aziendale che tracciasse la posizione di tutti i componenti vitali di Avio. Ciò ha garantito che le squadre incaricate di indagare sulla scomparsa avessero ben poco su cui lavorare quando hanno iniziato la ricerca dei serbatoi scomparsi.

Nonostante l’inutilità della ricerca, alla fine i serbatoi sono stati ritrovati. Questa però non era la buona notizia che Avio sperava. I serbatoi, purtroppo, non sono utilizzabili. Erano stati schiacciati e sono stati ritrovati insieme a rottami metallici in una discarica.

Al momento Avio non ha modo di acquisire nuovi serbatoi per la missione, tutte le linee di produzione del Vega sono state chiuse. Avio sta quindi esplorando due opzioni nel tentativo di salvare la missione milionaria.

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Nella foto i serbatoi sferici dello stadio superiore AVUM del Vega. Credito: ESA.

La prima soluzione potenziale è quella di utilizzare i quattro serbatoi utilizzati durante la fase di qualificazione del veicolo prima del suo volo inaugurale nel 2012. L’azienda sperava di utilizzare due serbatoi per eseguire test di riqualificazione, lasciando gli altri due per il volo stesso. Tuttavia, questa soluzione non è priva di sfide. Questi stadi sono rimasti lì per oltre un decennio e l’integrità di diversi elementi, che sarebbero incredibilmente difficili da ispezionare, sarebbe quasi impossibile da garantire. Sebbene questo percorso sia ancora allo studio, è in cantiere anche un piano alternativo.

Come ultimo disperato tentativo per salvare la missione finale di Vega, Avio sta ora cercando di modificare lo stadio superiore dell'AVUM per l'uso a bordo di Vega. Questa soluzione alla 'Frankenstein', che utilizzerebbe elementi di uno stadio Vega-C AVUM+, non è mai stata completamente messa alla prova. Tutto questo rende difficile affidare un carico utile di 229 milioni di euro a quello che è essenzialmente diventerebbe un volo di prova.

Indipendentemente dalla soluzione adottata da Avio, è improbabile che la società sia in grado di mantenere l’impegno di lanciare l’ultimo volo Vega nella prima metà del 2024.

European Spaceflight ha chiesto all'ESA, ad Avio e ad Arianespace se volessero commentare questa storia, ma tutti hanno rifiutato.

L'ultimo volo del Vega in versione leggera si era tenuto lo scorso 8 ottobre ed aveva avuto successo nel lancio ma problemi con il dispiegamento di un paio di satelliti. Invece la versione potenziata, Vega-C, aveva fallito il lancio a dicembre 2022.

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Nella foto l'ultimo lancio di un razzo Vega base avvenuto lo scorso ottobre. Credito: ESA/CNES/Arianespace.

Avio, è un’azienda leader nel settore della propulsione spaziale, con sede principale a Colleferro, in provincia di Roma. L’azienda offre soluzioni competitive per lanciare carichi istituzionali, governativi e commerciali in orbita terrestre, attraverso la famiglia di razzi Vega. Le competenze e l’esperienza accumulate in più di 50 anni, permettono oggi ad Avio di competere con gli attori principali nel campo della propulsione solida e liquida per lanciatori spaziali e missili tattici militari.

Il razzo Vega, con tre stadi a propellenti solidi e quello superiore a liquido, l'AVUM appunto, è in grado di portare fino a 1.500 kg ad una quota di 700 km. Il suo debutto è avvenuto nel febbraio 2012 con la missione VV01 decollata dal Centro Spaziale di Kourou, nella Guyana Francese. In 21 lanci si sono avuti due fallimenti, nel 2019 e nel 2020.

Il Vega verrà sostituito dal più potente Vega-C in grado di portare fino a 2.300 kg in orbita e dotato di un primo stadio, il P120, in comune con i booster dell'Ariane 6. Vega-C ha debuttato con successo il 13 luglio 2022 ma, al secondo lancio, nel dicembre 2022 ha sofferto un grave guasto che ha portato alla distruzione del razzo e la perdita del carico utile.

Al momento il ritorno al volo del Vega-C è previsto entro il 2024, dopo l'ultimo volo del Vega.

Queste difficoltà arrivano proprio nel momento in cui Avio sta trattando con Arianespace per poter commercializzare il vettore Vega-C per proprio conto.