L'obiettivo è quello di lanciare una sonda entro il 2024 per raccogliere 10 grammi di Fobos da riportare sulla Terra nel 2029. Anticipando Stati Uniti e Cina.

Il rover Perseverance della NASA è atterrato nel cratere Jezero su Marte per raccogliere 31 campioni da riportare indietro con l'aiuto dell'ESA già nel 2031. La Cina a maggio è diventata il secondo paese ad atterrare e gestire un lander ed un rover su Marte e prevede di riportare campioni intorno al 2030.

La missione giapponese si chiama Martian Moons Exploration (MMX) e dovrebbe raggiungere le lune marziane, raccogliere foto ad una risoluzione mai vista prima ed esplorare la superficie di Fobos con un rover franco-tedesco per raccogliere campioni della luna da riportare sulla Terra.

 

Perché Fobos

Fobos è una dei due satelliti naturali di Marte. Orbita molto vicino al pianeta, circa 60 volte più vicino di quanto la Luna orbita attorno alla Terra, tanto che il suo percorso non è stabile. Sta perdendo quota e presto, in termini astronomici, la sua orbita scenderà troppo in basso e fino a quando, sopraffatta dalla gravità di Marte, verrà sgretolata, creando un anello di detriti attorno al globo. Con una superficie butterata da crateri e solchi, ma con un diametro cento volte più piccolo di quello della luna terrestre, è insieme a Deimos un vero grattacapo per gli scienziati. Come sono nate Fobos e Deimos? Sono asteroidi catturati dalla gravità marziana o satelliti naturali di Marte generati dalla stessa nuvola che ha creato il pianeta? Potrebbero essere nati con i detriti espulsi da Marte a seguito di una grande collisione, con una genesi simile a quella della Luna della Terra?

Gli scienziati JAXA ritengono che circa lo 0,1% del suolo superficiale su Phobos provenga da Marte e 10 grammi potrebbero contenere circa 30 granuli marziani, a seconda della consistenza del suolo, ha detto il project manager della missione Yasuhiro Kawakatsu.
Tomohiro Usui, professore presso l'Institute of Space and Astronautical Science, ha affermato che il suolo su Fobos è probabilmente una miscela di materiale proveniente dalla luna stessa e materiale proveniente da Marte diffuso dalle tempeste di sabbia. La raccolta di campioni da più posizioni sulla luna potrebbe fornire maggiori possibilità di ottenere possibili tracce di vita da Marte, rispetto ad un solo campione prelevato direttamente dal pianeta.

Comunque, è opinione piuttosto diffusa che la superficie di Fobos potrebbe conservare le tracce dell'antica atmosfera del pianeta e, forse, della vita passata (anche se probabilmente, qualsiasi materiale biologico sulla superficie del satellite, verrebbe distrutto dalle radiazioni).

Secondo Usui, la ricerca giapponese su Fobos e i campioni della NASA da posizioni specifiche nel cratere Jezero potranno supportarsi a vicenda e fornire un quadro più completo e rispondere al grande interrogativo su come la vita marziana, se presente, è emersa e si è evoluta nel tempo e nello spazio.