Ma oggi ecco che l'ESA pubblica un aggiornamento sulla missione con immagini ancora più recenti, del 14 luglio, un bel regalo per i fan di Rosetta.

67P/Churyumov-Gerasimenko ha veramente una doppia personalità: così come il suo nome, anche il nucleo è formato da due oggetti.

ESA Rosetta OSIRIS: 67P 14 luglio 2014

Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

L'immagine qui in alto fa parte di una sequenza ripresa dalla Narrow Angle Camera di OSIRIS da una distanza approssimativa di 12.000 chilometri.
Il cuore di 67P sembra essere diviso in due forme distinte: una più allungata e l'altra più bulbosa.

Tutti i 36 frame, ripresi a distanza di 20 minuti l'uno dall'altro, sono stati processati con un sub-campionamento per interpolazione per rimuove la pixelizzazione e rendere l'immagine più uniforme.
La superficie della cometa, però, potrebbe essere molto meno liscia di quello che sembra e eventuali caratteristiche percepibili adesso, da questa distanza potrebbero portare a false interpretazioni perché Rosetta è ancora troppo lontano per risolvere i dettagli.

Il filmato, però, da un'incredibile visione a 360° del nucleo di 67P che, come Emily Lakdawalla ha fatto notare, ricorda proprio la forma di una papera di gomma!

ESA Rosetta: 67P 14 luglio 2014 video

Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

La forma di Rosetta, chiamata "contact binaries" ossia "binaria a contatto", comunque, non è così insuale tra comete ed asteroidi.
Anche 8P/Tuttle è un oggetto doppio, 103P/Hartley 2 ha la forma di un osso, così come l'asteroide 25143 Itokawa è composto da due parti distinte.

Un nucleo simile si sarebbe potuto formare a seguito di una collisione a bassa velocità tra due piccole comete all'epoca della formazione del Sistema Solare; o forse è il contrario, ossia questa forma curiosa potrebbe derivare da un'unica cometa sottoposta a considerevoli forze gravitazionali di un pianeta come Giove o di una stella come il Sole. Dopotutto, le comete sono composte da detriti con una debole coesione interna.

Ma 67P, un tempo, potrebbe essere stata un oggetto rotondo ed aver acquisito questa forma a causa dell'evaporazione del ghiaccio nel corso delle sue orbite. Oppure, si potrebbe anche ipotizzare che l'oggetto che vediamo oggi sia il risultato di un impatto che ha strappato via parte del nucleo originario, o ancora, un outburst potrebbe aver indebolito un lato della cometa tanto da farlo staccare.

Il missione manager di Rosetta, Fred Jansen, ha commentato: ""Attualmente vediamo le immagini che suggeriscono una forma cometaria piuttosto complessa ma c'è ancora molto che dobbiamo imparare prima di saltare a conclusioni. Non solo in termini di ciò che questo significa da un punto di vista scientifico in generale, ma anche per quanto riguarda la nostra pianificazione delle osservazioni scientifiche e gli aspetti operativi della missione, come orbita e atterraggio.
Avremo bisogno di eseguire analisi dettagliate e la modellazione della forma della cometa per determinare come possiamo volare al meglio intorno a un tale corpo dalla forma unica".
"Ma con meno di 10 000 km da percorrere prima dell'appuntamento del 6 agosto le nostre domande troveranno presto risposta".