Là fuori sono stati scoperti oltre 5.000 esopianeti e una manciata di pianeti canaglia, ossia pianeti vagabondi che fluttuano nello spazio senza legati gravitazionalmente ad alcuna stella.
La loro storia è oggetto di dibattito da tempo ma la teoria più popolare suggerisce che siano stati espulsi per qualche motivo dal sistema stellare di origine.

Le simulazioni hanno suggerito che questi “pianeti fluttuanti” (free-floating planets, FFP) dovrebbero essere abbondanti nella galassia ma fino ad ora non ne sono stati rilevati molti e quindi, potrebbero mancare dei tasselli al puzzle. Per esempio, gli FFP di massa elevata potrebbero formarsi isolati dal collasso dei gas, mentre quelli con massa minore (paragonabile alla Terra) sono stati probabilmente soggetti a forze gravitazionali che li hanno allontanati dalla loro stella.

In ogni caso, rilevarli è una grossa sfida per gli astronomi. La loro limitata emissione (o riflessione) di radiazione elettromagnetica li rende praticamente impossibili da osservare. E qui entra in gioco il microlensing gravitazionale (o micro-lente gravitazionale), una lente gravitazionale in cui le diverse immagini create dalla lente hanno una separazione angolare così piccola da non poter essere risolte con i telescopi ottici. La lente gravitazionale si verifica quando un oggetto massiccio è in grado di curvare la traiettoria della luce in transito in modo analogo a una lente ottica, ingrandendo porzioni di spazio più distanti.

In questo caso, il pianeta canaglia è stato visto passare davanti ad una stella distante, creando un breve cambiamento di luminosità nella micro-lente gravitazionale.
Ad oggi, solo tre FFP sono stati rilevati dalla Terra utilizzando questa tecnica.


Alla ricerca delle micro-lenti

Il team di astronomi ha utilizzato TESS per cercare eventi di microlensing.

TESS è stato lanciato nell’aprile 2018 e mentre è in orbita scansiona grandi porzioni di cielo per monitorare la luminosità di decine di migliaia di stelle. La rilevazione dei cambiamenti di luce può rivelare il passaggio di un FFP mentre si sposta silenziosamente davanti alla stella. Non è una caccia facile, dato che gli asteroidi nel nostro Sistema Solare, gli esopianeti legati alle stelle e persino i brillamenti stellari possono creare dei falsi positivi ma la squadra, guidata da Michelle Kunimoto, ha utilizzato appositi algoritmi per la scrematura.

Il team ha pubblicato i risultati sul server di prestampa arXiv, segnalando  un evento FFP candidato, associato alla stella TIC-107150013 che si trova a circa 10,4 anni luce di distanza da noi.
L'evento è durato 0,074 giorni +/- 0,002 e ha mostrato una curva di luce con le caratteristiche attese di un FFP.

Questo è il primo FFP scoperto da TESS.