Scritto: Mercoledì, 24 Maggio 2023 13:00 Ultima modifica: Mercoledì, 24 Maggio 2023 13:52

Ecco le prime osservazioni del ciclone polare di Urano


 Gli scienziati hanno utilizzato telescopi terrestri per ottenere viste senza precedenti del ciclone polare di Urano, sfruttando la posizione favorevole del pianeta.

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Gli scienziati della NASA hanno utilizzato le osservazioni a microonde per individuare il primo ciclone polare su Urano, visto qui come un punto di colore chiaro a destra del centro in ogni immagine del pianeta. Le immagini utilizzano le bande di lunghezza d'onda K, Ka e Q. Per evidenziare le caratteristiche del ciclone, è stata utilizzata una diversa mappa dei colori per ciascuno.
Gli scienziati della NASA hanno utilizzato le osservazioni a microonde per individuare il primo ciclone polare su Urano, visto qui come un punto di colore chiaro a destra del centro in ogni immagine del pianeta. Le immagini utilizzano le bande di lunghezza d'onda K, Ka e Q. Per evidenziare le caratteristiche del ciclone, è stata utilizzata una diversa mappa dei colori per ciascuno.
Crediti: NASA/JPL-Caltech/VLA

Il fenomeno è stato rilevato esaminando le onde radio emesse dal gigante di ghiaccio. I dati confermano che le atmosfere di tutti i pianeti del Sistema Solare (e anche le lune, basti pensare a Titano! N.d.A.) ospitano fenomeni interessanti, indipendentemente dal fatto che siano composti principalmente da roccia o gas.

Gli scienziati sanno da tempo che il polo sud di Urano ospita una caratteristica vorticosa. Le immagini catturate dalla Voyager 2 della NASA delle cime delle nuvole di metano hanno mostrato che i venti al centro polare ruotano più velocemente rispetto al resto del polo. Ma non rilevarono variazioni di temperatura.

Il nuovo studio, pubblicato sul Geophysical Research Letters, ha utilizzato le parabole del Very Large Array nel New Mexico per scrutare sotto le nuvole del gigante di ghiaccio, determinando che l'aria circolante al polo nord sembra essere più calda e secca, proprio come accade con i grandi cicloni sulla Terra. Raccolte nel 2015, 2021 e 2022, le osservazioni sono andate più in profondità nell'atmosfera di Urano che mai.
Queste osservazioni ci dicono molto di più sulla storia di Urano. È un mondo molto più dinamico di quanto si possa pensare", ha affermato l'autore principale Alex Akins del Jet Propulsion Laboratory della NASA. “Non è solo una semplice palla di gas blu. Stanno accadendo molte cose sotto l'involucro".

 Questo pianeta esterno impiega 84 anni per compiere un'orbita completa attorno al Sole e negli ultimi decenni i poli non erano puntati verso la Terra. Dal 2015 circa, gli scienziati hanno una visione migliore e sono stati in grado di guardare più in profondità nell'atmosfera polare.

 
Un ciclone per tutti

Il ciclone su Urano, di forma compatta con aria calda e secca al centro, è molto simile a quelli individuati dalla sonda Cassini della NASA su Saturno. Con le nuove scoperte, ora sappiamo che i cicloni (che ruotano nella stessa direzione in cui ruota il loro pianeta) o gli anticicloni (che ruotano nella direzione opposta) sono stati ora identificati ai poli di ogni pianeta del nostro Sistema Solare, fatta eccezione per Mercurio che non ha atmosfera sostanziale. Naturalmente anche questo ciclone su Urano sarà attentamente monitorato per vedere se e come evolverà.
"Il nucleo caldo che abbiamo osservato rappresenta la stessa circolazione ad alta velocità vista da Voyager?", si chiede Akins. “O ci sono cicloni sovrapposti nell'atmosfera di Urano? Il fatto che stiamo ancora scoprendo cose così semplici su come funziona l'atmosfera di Urano mi rende davvero entusiasta".

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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