Sessant'anni dopo che suo padre è diventato il primo americano nello spazio, Laura Shepard Churchley, figlia dell'astronauta Alan Shepard, della Mercury, è partita verso il cielo sabato, assieme al conduttore televisivo della ABC, Michael Strahan, e ad altri quattro passeggeri per un'emozionante scalata di 10 minuti nello spazio e ritorno.

 Legata alla capsula New Shepard di Blue Origin, una navicella spaziale che prende il nome da suo padre, Churchley e i suoi compagni di viaggio sono decollati dal sito di lancio della compagnia a Corn Ranch, nel Texas occidentale, alle 10 di mattina (le 16 ora italiana), schizzando verso il cielo in cima a un razzo a singolo stadio alimentato a idrogeno ed ossigeno liquidi. Il lancio è avvenuto due giorni dopo il previsto a causa dei forti venti in quota, ma sabato è stato tutto tranquillo quando il tozzo razzo è ruggito via in cima a un getto di scarico fiammeggiante, accelerando fino a una velocità massima di 3.579 km/h.

 Rilasciati dal booster circa due minuti e 45 secondi dopo il decollo, Churchley, Strahan, gli imprenditori aerospaziali Evan Dick, Dylan Taylor, Lane Bess e suo figlio Cameron si sono trovati improvvisamente privi di peso, liberi di slacciarsi e fluttuare per la cabina mentre questa si spostava verso l'alto grazie alla traiettoria balistica. "Dai un'occhiata... oh mio Dio!" ha esclamato uno dei passeggeri tra le risate e l'evidente euforia, ammirando la vista della Terra e del nero dello spazio attraverso i grandi oblò della capsula. Il veicolo spaziale è salito a un'altitudine di 105,9 km - comodamente al di sopra del "confine" dello spazio, 100 km, riconosciuto a livello internazionale come 'linea Karman' - prima di inarcarsi e iniziare il lungo tuffo di ritorno verso la Terra dopo circa tre minuti di assenza di gravità. Il booster riutilizzabile è tornato a un punto di atterraggio preciso circa otto minuti dopo il decollo. La capsula dell'equipaggio invece, scendendo sotto tre grandi paracadute, ha seguito l'esempio due minuti dopo, atterrando in una nuvola di polvere per chiudere un volo durato complessivamente 10 minuti e 13 secondi.

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Nella immagine l'atterraggio della capsula New Shepard al termine del volo NS-19. Crediti: Blue Origin

 Il proprietario di Blue Origin, Jeff Bezos, e il personale di recupero sono arrivati sulla scena in pochi minuti per aprire il portello e dare il benvenuto all'equipaggio sulla Terra. "Bentornati, ragazzi," ha esclamato Bezos dopo aver aperto il portello. Strahan è stato il primo a uscire, sorridendo, abbracciando il fondatore di Amazon e salutando la sua famiglia entusiasta.

 "Questa è la cosa, i G, non è un lifting, è un face drop!" ha scherzato. "So come sarò a 85 anni." Ha detto a Bezos che "più persone saranno attratte, sarà difficile ottenere un altro biglietto". "Dovrai pagare per il prossimo", ha risposto ridendo Bezos. Il volo rispecchiava la missione Freedom 7 del padre di Churchley, che partì da Cape Canaveral il 5 maggio 1961 per un drammatico volo suborbitale di 15 minuti diventando il primo americano nello spazio, il secondo in assoluto dopo che il cosmonauta Yuri Gagarin aveva battuto sul tempo la NASA tre settimane prima. Shepard ha poi proseguito la carriera camminando sulla Luna come comandante della missione Apollo 14 nel 1971, colpendo notoriamente una pallina da golf durante una passeggiata sulla superficie.

 Churchley ha detto a Bezos di aver pensato al volo Mercury di suo padre, legato strettamente in una capsula angusta con una minuscola finestra mentre lei era in grado di fluttuare libera dal suo posto e ammirare le viste panoramiche della Terra sottostante. "Non è riuscito a godersi nulla mentre io mi stavo divertendo," ha detto a Bezos. "Lui stava lavorando."

 "Erano solo affari," ha concordato Bezos.

 “Giusto, doveva farlo da solo. Io ho atteso tanto per fare questo giro… Blue Origin è la migliore.

 Churchley e Strahan, un ex-giocatore di football professionista della Hall of Fame ed ora co-conduttore di "Good Morning America"della ABC, hanno volato come ospiti di Blue Origin e del fondatore di Amazon, Bezos. Gli altri quattro membri dell'equipaggio hanno invece acquistato i biglietti per importi non divulgati. Blue Origin non discute i prezzi e finora nessun passeggero ha fornito volontariamente alcun dettaglio. Ma Lane Bess, presumibilmente scherzando, ha detto dopo l'atterraggio: "Lo rifarò. Mettimi in lista!

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Nella foto l'equipaggio del volo NS-19: da sinistra Dylan Taylor, Lane Bess, Cameron Bess, Laura Shepard Churchley, Michael Strahan e Evan Dick. Crediti: Blue Origin

 La 19esima missione del New Shepard - NS-19 - è stata il terzo volo di Blue Origin con passeggeri a bordo e il primo con un equipaggio completo di sei membri. Si sono fatti chiamare "Original Six" un gioco di parole sugli astronauti Mercury "Original Seven" della NASA. Bezos, suo fratello Mark, il pioniere dell'aviazione di 82 anni Wally Funk e l'adolescente olandese Oliver Daemen erano decollati il 20 luglio per il primo volo pilotato della compagnia NS-16. Un secondo lancio, NS-18, il 13 ottobre, aveva portato nello spazio l'attore William Shatner, un dirigente di Blue Origin e due imprenditori. "Quello che mi hai dato è l'esperienza più profonda che posso immaginare," sull'orlo delle lacrime, aveva detto Shatner a Bezos dopo il volo. “Sono così pieno di emozione per quello che è appena successo. È solo che è straordinario, straordinario. Spero di non riprendermi mai da questo, spero di poter mantenere quello che sento ora, non voglio perderlo”.

 La missione NS-19 di sabato è stata il 26esimo volo suborbitale con equipaggio dalla pionieristica missione Mercury di Alan Shepard e il settimo nella competizione tra Blue Origin e Virgin Galactic di Richard Branson, che offre voli suborbitali a bordo di uno spazioplano alato. Virgin ha lanciato otto piloti e altri funzionari della compagnia, tra cui Branson, su quattro voli da dicembre 2018 e prevede di iniziare il servizio commerciale il prossimo anno. Blue Origin ha ora lanciato tre voli con equipaggio trasportando in totale 14 passeggeri, di cui sette che hanno acquistato i biglietti. Con il volo di sabato, 609 persone hanno ora volato nello spazio. Di quel totale, 36 hanno effettuato voli suborbitali, inclusi sei che hanno anche volato in orbita, e 41 che hanno volato commercialmente.

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Nella immagine i passeggeri di New Shepard durante la fase di zero-g. Crediti: Blue Origin

 Da segnalare la curiosità che, per alcuni minuti, l'11 dicembre 2021, si sono avute contemporaneamente, per la prima volta, 19 persone nello spazio. Infatti, oltre ai 6 di NS-19 vi erano, in orbita i 10 abitanti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ed i 3 taikonauti sulla stazione spaziale cinese Tiangong. Infine una dedica ricordo, al termine della diretta webcast, per Glen de Vries, uno dei quattro partecipanti al volo NS-18, deceduto un mese fa all'età di 49 anni per un incidente aereo. Anche nello stemma della missione odierna vi erano inserite le iniziali GD in sua memoria.