Il 19 maggio alle 6:00 UTC Juno sfrecciava a 3.500 chilometri di quota sopra le nuvole del gigante gassoso mentre la JunoCam scattava foto e gli altri strumenti scientifici raccoglievano dati. Al momento del massimo avvicinamento la sonda varcava il traguardo dei 102 milioni di chilometri percorsi nel sistema di Giove.
"Ogni volta che ci avviciniamo alle cime delle nuvole di Giove, scopriamo nuovi tasselli che ci aiutano a comprendere questo incredibile pianeta gigante", aveva dichiarato Scott Bolton, ricercatore principale della missione presso il Southwest Research Institute in San Antonio, in occasione del PJ5 del 27 marzo.

Dettaglio della "cintura di perle" bianche di Giove

Dettaglio della "cintura di perle" bianche di Giove ripresa durante il quinto perigiove (PJ5)
Crediti: NASA/SwRI/MSSS/Jason Major © cc by

I dati hanno mostrato, ad esempio, che i campi magnetici di Giove sono più complicati del previsto e che le singolari formazioni nuvolose che disegnano l'inconfondibile volto del pianeta hanno radici profonde nell'atmosfera. Per i prossimi mesi sono attese diverse pubblicazioni scientifiche su questi primi risultati.

Quella in apertura è un'elaborazione delle ultime due immagini catturate in sequenza dalla JunoCam durante il PJ6, rispettivamente alle 6:10 ed alle 6:13 UTC (disponibile per il download in full-size nel nostro album di Flickr).
Purtroppo, ultimamente, non ho molto tempo da dedicare al processing ma nel catalogo ufficiale ci sono diversi scatti interessanti come delle sequenze in "time-lapse" delle regioni polari che non vedo l'ora di poter montare in un video!

Il prossimo fly-by è atteso per l'11 giugno 2017.