L'asteroide in questione si chiama Bennu, visitato dalla sonda americana OSIRIS-REx che ha anche raccolto dei campioni da riportare  sulla Terra nel 2023.
Bennu è un asteroide di tipo B, il che significa che contiene elevate quantità di carbonio e, potenzialmente, molte delle molecole primordiali presenti quando la vita è emersa sul nostro pianeta. Questo NEO (Near-Earth Object)  potrebbe avere almeno otto potenziali impatti con la Terra tra il 2169 ed il 2199. Sebbene la possibilità che Bennu possa colpire la Terra è solo 1 su 2.700, l'asteroide ha un diametro medio di mezzo chilometro circa e, con queste dimensioni, la collisione sarebbe catastrofica, anche se solo a livello locale e non globale.

L'energia cinetica stimata dell'impatto tra Bennu e la Terra è di 1.200 megatoni, che è circa 80.000 volte maggiore dell'energia della bomba sganciata su Hiroshima. Per fare un confronto, la roccia spaziale che ha spazzato via i dinosauri ha rilasciato circa 100 milioni di megatoni di energia.

Gli scienziati del National Space Science Center cinese hanno calcolato che se 23 razzi Lunga Marcia 5, ciascuno del peso di circa 990 tonnellate, colpissero la roccia spaziale contemporaneamente, basterebbero per deviare l'asteroide da un percorso fatale di quasi 9000 chilometri (1,4 volte il raggio della Terra). I loro calcoli dettagliati saranno pubblicati sulla rivista Icarus.
"Gli impatti di asteroidi rappresentano una grave minaccia per tutta la vita sulla Terra", ha scritto Mingtao Li, ingegnere di scienze spaziali del National Space Science Center di Pechino e autore principale del nuovo studio. "Deviare un asteroide su una traiettoria di impatto è fondamentale per mitigare questa minaccia. Un impattatore cinetico rimane il metodo di deviazione degli asteroidi più fattibile".

Nel documento viene proposto l'Assembled Kinetic Impactor (AKI), che combina il veicolo spaziale con lo stadio superiore del vettore di lancio. Dopo che quest'ultimo ha spedito il veicolo spaziale su una traiettoria di fuga dalla Terra, la classica separazione dal razzo non viene eseguita. "Mantenendo la massa dello stadio superiore del veicolo di lancio, la massa dell'impattore viene aumentata, migliorando così l'efficienza di deflessione", si legge nel documento. "Il concetto AKI consente di deviare grandi asteroidi simili a Bennu con una tecnica senza ricorrere a un ordigno nucleare, con un tempo di lancio di 10 anni [di anticipo rispetto all'impatto]".

Il piano cinese segue una proposta passata simile, ma leggermente più costosa, avanzata dagli Stati Uniti. Il piano della NASA, chiamato Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response (HAMMER), una flotta di veicoli spaziali da 8 tonnellate che potrebbero deviare la rotta di un'asteroide senza l'uso di esplosioni nucleari. Le simulazioni della NASA suggeriscono che, per spostare Bennu, sarebbero necessari da 34 a 53 colpi della sonda HAMMER, lanciata 10 anni prima della potenziale collisione dell'asteroide con la Terra.

La NASA e l'ESA saranno le prime agenzie spaziali a testare un nuovo metodo per spostare gli  asteroidi con due missioni congiunte che partiranno il 24 novembre di quest'anno. La missione DART (Double Asteroid Redirection) invierà un veicolo verso il sistema di asteroidi Didymos distante 11 milioni di chilometri. Una volta lì, la navicella spaziale della NASA colpirà la luna di Didymos, Dimorphos, una roccia in orbita attorno all'asteroide. La missione dell'ESA, Hera, monitorerà quindi i risultati ottenuti da DART e ci sarà anche un microsatellite italiano, il LiciaCube, a verificare da vicino gli effetti dell'impatto.

I razzi Lunga Marcia 5 sono i cavalli di battaglia del programma spaziale cinese, compiono molti voli per la Stazione Spaziale Cinese, lanciano sonde cinesi su Marte e sulla Luna e, talvolta destano un po' di preoccupazione sulla Terra quando il primo stadio rientra in modo incontrollato!