Gli astronauti dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) e della NASA hanno collaborato con Thales Alenia Space per valutare l'ergonomia e l'abitabilità del modulo Lunar I-Hab a Torino, in Italia. Questa pietra miliare, nota come Human-in-the-Loop (HITL), rappresenta un passaggio cruciale nella progettazione e nello sviluppo del modulo. La cooperazione fa parte del programma Artemis, di cui l'ESA è un partner chiave.

I test HITL coinvolgono i partecipanti che simulano attività operative utilizzando un modello in scala reale della cabina del modulo pressurizzato. L'obiettivo principale è valutare l'accessibilità e la manovrabilità all'interno del modulo.

I consigli e le proposte degli astronauti aiuteranno gli ingegneri di Thales Alenia Space a fare scelte progettuali informate, identificare potenziali problemi e miglioramenti e valutare l’efficienza, la sicurezza, l’efficacia e l’accettabilità del progetto in linea con i requisiti del sistema.

Per questi importanti test le agenzie spaziali hanno coinvolto l’astronauta italiano dell’ESA Luca Parmitano e Stanley G. Love della NASA. La loro vasta esperienza nelle precedenti missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha portato un feedback inestimabile, aiutando i rappresentanti del programma Thales Alenia Space a capire come organizzare l'habitat per supportare la vita e le operazioni all'interno del Lunar I-Hab.

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Nella foto l'esterno del mockup del Lunar I-Hab. Credito: Thales Alenia Space

Un team eterogeneo di Thales Alenia Space, tra cui ingegneri di sistema, ingegneri della configurazione fisica e del fattore umano, ispettori del controllo qualità, ingegneri operativi e di manutenzione, operatori sanitari e di sicurezza e ingegneri di test e integrazione di assemblaggio, ha lavorato a stretto contatto con i rappresentanti dell'ESA e della NASA.

Inoltre la presenza di due membri della nuova generazione di astronauti dell'ESA, Rosemary Coogan (Regno Unito) e Marcus Wandt (Svezia), ha rafforzato l'approccio incentrato sull'uomo ai test.

Il modello di Lunar I-Hab ha inizialmente un livello di bassa fedeltà, il che significa che l'interno della cabina è dotato di segnaposti di attrezzature che corrispondono alla forma dei contenuti ma non funzionano come loro. Man mano che la campagna di test procede, il modello verrà dotato di configurazioni a fedeltà più elevata. Gli ingegneri perfezioneranno il design del Lunar I-Hab fino alla Revisione Critica del Progetto (CDR), dove il progetto del modulo sarà finalizzato con tutti i partner internazionali che contribuiranno al Gateway.

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Nella foto l'astronauta inglese Rosemary Coogan osserva ll'interno del mockup del Lunar I-Hab assieme ad un ingegnere di Thales. Credito: Thales Alenia Space

Lunar I-Hab è un modulo pressurizzato che fornirà alloggi agli astronauti in visita al Gateway, comprese molteplici porte di attracco per l'attracco di veicoli e altri moduli.

Il modulo abitativo offrirà circa 10 metri cubi di spazio abitativo, ovvero il volume di un camper di medie dimensioni. Insieme al modulo Habitation and Logistics Outpost (HALO) della NASA, ci sarà spazio sufficiente per un massimo di quattro astronauti che rimarranno fino a 90 giorni alla volta sulla stazione lunare. Lunar I-Hab sarà il soggiorno, la zona notte e la sala da pranzo degli astronauti, oltre a consentire lo svolgimento di esperimenti sia all'interno che all'esterno del modulo.

Con questo nuovo traguardo raggiunto, il prossimo passo dell’esplorazione umana e del contributo europeo al ritorno dell’umanità sulla Luna è ben avviato.