Né ostacoli, né complessità - nemmeno una pandemia in tutto il mondo - potrebbero impedire al rover Mars 2020 Perseverance della NASA di lanciarsi nella sua storica missione verso il Pianeta Rosso.

Così, inizia orgogliosa la press release sul sito dell'Agenzia Spaziale americana che per questa missione diretta su Marte, ha dovuto competere in termini di visibilità con il lancio di Hope degli Emirati Arabi e quello della missione cinese Tianwen-1.

Come da programma, il lancio è avvenuto alle 13:50 ora italiana con il vettore Atlanti V 541 della United Launch Alliance (ULA) dal pad 41 della Cape Canaveral Air Force Station in Florida.

È stato un lancio straordinario; di grande successo ", ha dichiarato l'amministratore della NASA Jim Bridenstine. "È avvenuto in perfetto orario, su una traiettoria calcolata con precisione millimetrica ed ora [Mars 2020] è in viaggio per Marte".

Alle 17.15 italiane è stata confermata l'acquisizione del segnale e tutto sembra andare in modo "nominale". Oltre ad aver ricevuto la telemetria, il controllo missione è stato anche in grado di inviare dei comandi al veicolo spaziale.

Il vice-direttore del progetto, Matt Wallace, ha tuttavia riportato due problematiche sorte durante il lancio:
"In primo luogo, la vicinanza del veicolo spaziale alla Terra immediatamente dopo il lancio stava saturando i ricevitori della stazione terrestre della Deep Space Network della NASA. Questo è un problema noto che abbiamo riscontrato in altre missioni planetarie, anche durante il lancio del rover Curiosity della NASA nel 2011. Il team di Perseverance ha elaborato strategie di mitigazione che includevano il distacco dei ricevitori e il puntamento delle antenne leggermente fuori bersaglio dal veicolo spaziale a portare il segnale entro un intervallo accettabile. Ora riceviamo regolarmente la telemetria dopo aver intrapreso queste azioni", ha riferito durante la conferenza stampa.

Il secondo problema è stato un evento transitorio che coinvolge la temperatura sul veicolo spaziale. La missione utilizza un anello di freon liquido per portare il calore dal centro del veicolo spaziale ai radiatori sullo stadio di crociera, che è a contatto con lo spazio. Noi monitoriamo la differenza di temperatura tra l'ingresso caldo ai radiatori e l'uscita di raffreddamento dai radiatori. Quando la navicella è entrata nell'ombra terrestre, il Sole è stato temporaneamente bloccato dalla Terra e la temperatura di uscita è calata Ciò ha causato un aumento della differenza tra l'ingresso caldo e l'uscita del radiatore. Questo differenziale transitorio ha fatto scattare un allarme e ha causato la transizione del veicolo spaziale in standby, noto come safe mode".

Ma, a quanto pare, il team era pronto a questo: "Le simulazioni fatte dal team avevano previsto che qualcosa di simile sarebbe potuto accadere durante l'eclissi ma - il tempo in cui la navicella spaziale è all'ombra della Terra - ma non potevamo ricreare l'ambientazione esatta nei test pre-lancio. Né avevamo i dati di volo di Curiosity perché la sua traiettoria non prevedeva eclissi. Quindi abbiamo impostato i limiti per il differenziale termico in modo prudente per l'attivazione del safe mode. La filosofia è che è molto meglio innescare un evento di safe mode quando non richiesto, piuttosto che perdere uno che lo è."

"Compresi questi problemi", ha aggiunto, "stiamo conducendo le operazioni necessarie per portare la navicella fuori dal safe mode, nella normale modalità di crociera".

In apertura, due splendide riprese durante il lancio, una pochi secondi dopo il decollo, l'altra mentre il vettore saliva e il vapore acqueo compresso condensava creando una nube multicolore in controluce. Di seguito, la sequenza di distacco del secondo stadio, 4.5 minuti dopo il lancio a 330 km di altezza.

SecondStage B

Credits: NASA - Processing: Marco Di Lorenzo

Dopo oltre 5 minuti di spinta, è stata raggiunta l'orbita di parcheggio (166x250 km) e il secondo stadio è stato spento, per poi essere riacceso e dare la spinta finale verso Marte. Più in basso, la separazione del veicolo, un'ora dopo il lancio.

Sep

A causa dell'allineamento Terra - Marte, la finestra di lancio si sarebbe chiusa il 15 agosto. Quindi, dopo due rinvii e la pandemia di coronavirus, il team ha fatto veramente di tutto per la riuscita della missione.
La squadra là fuori - migliaia di persone - ha reso questa missione davvero speciale. "Perseveranza" è davvero il nome adatto per questa missione", ha commentato Wallace.