In quel momento la navicella stava volando a 90 chilometri di quota sopra il Lacus Veris.

La fotocamera Lunar Reconnaissance Orbiter (LROC) ha ripreso Saturno e il piano nord degli anelli che da questa prospettiva, appaiono sotto l'equatore del pianeta.

LROC è formato da due Narrow Angle Camera (NAC) e da una Wide Angle Camera (WAC), che ha un campo visivo (FOV) molto ampio, 90 gradi per le riprese monocromatiche e 60 gradi in modalità multispettrale. Si tratta di fotocamere "push-frame" (come quella che è a bordo della sonda Juno), ossia riprendono una fascia di terreno alla volta, singoli frame da 9856 pixel, mentre la navicella viaggia a 1.600 metri al secondo in orbita attorno alla Luna. In pratica, le foto hanno tempi di esposizione molto brevi e, come uno scanner progressivo, riprendono una riga di immagine per volta. Queste, poi, vengono assemblate insieme per ottenere la foto complessiva. Anche l'immagine di Saturno è stata costruita "in movimento" e i tempi di esposizione molto brevi (3,82 millisecondi) non hanno permesso di vedere nessuna delle lune del pianeta che avrebbero richiesto esposizioni più lunghe.