Le immagini della ShadowCam, che sta volando con altri cinque strumenti a bordo della sonda coreana KPLO (Korea Pathfinder Lunar Orbiter), nota anche come Danuri, del KARI (Korea Aerospace Research Institute), stanno offrendo un imporante contributo. Danuri, il cui nome è una combinazione delle parole "dal" e "nurida" in coreano, che significano "goditi la luna", è stata lanciata nell'agosto 2022 con un Falcon 9 della SpaceX.

Sviluppata da Malin Space Science Systems e dall'Arizona State University (ASU), ShadowCam è significativamente più sensibile alla luce rispetto alle altre fotocamere lunari (200 volte più sensibile della Narrow Angle Camera a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter). Acquisisce immagini ad alta risoluzione di regioni permanentemente in ombra, che non ricevono mai la luce solare diretta e da quando Danuri è entrato nell'orbita lunare lo scorso dicembre, ShadowCam ha regolarmente arricchito il catalogo lunare con le immagini delle regioni del polo nord e sud.


Cratere Shackleton

ShadowCam è riuscita a catturare la parete e il pavimento permanentemente in ombra del cratere Shackleton, che si trova vicino al polo sud.

La freccia segna la traccia di un masso che è rotolato lungo la parete del cratere. L'osservazione di queste scie aiuta gli scienziati a caratterizzare la forma del masso e le caratteristiche di velocità e regolite, favorendo la nostra comprensione delle proprietà geotecniche della Luna.

shackleton arrow

Crediti: NASA/KARI/ASU

Test Earthshine

ShadowCam è stato progettato per offrire viste nelle aree ombreggiate vicino ai poli. Questa immagine, tuttavia, è stata scattata sotto la luce terrestre nella regione equatoriale della Luna per effettuare un test di sensibilità dello strumento. Mostra l'interno del cratere Bruce, cosparso di colate chiare causate dal terreno che scivola lungo le pareti.

ShadowCam ha catturato questa immagine subito dopo una Luna nuova.
Durante una Luna nuova, nello stesso momento in cui vedremmo una sottile falce lunare dalla Terra, una persona sulla Luna vedrebbe una Terra quasi piena. E proprio come le notti di Luna piena terrestri, la Terra piena può fornire illuminazione sulla superficie del nostro satellite. Questo fenomeno viene chiamato earthshine.

In questo caso, spiega la NASA, il bagliore della Terra è circa dieci volte più debole dell'illuminazione solare riflessa media che si ha nelle zone ombreggiate ma la ShadowCam è stata comunque in grado di riprendere la superficie.

earthshine test

Crediti: NASA/KARI/ASU

Riflessione

Due tipi di illuminazione secondaria consentono alla ShadowCam di acquisire immagini in aree che non ricevono la luce solare diretta. Il primo è il chiarore terrestre, che illumina la superficie della Luna lontano dai poli con la luce solare riflessa dalla Terra. Il secondo è l'illuminazione che deriva dalla luce solare riflessa dalle caratteristiche geologiche vicine, come montagne e pareti di crateri, abbastanza alte da ricevere e riflettere la luce solare diretta.

L'immagine qui sotto, che riprende il bordo del cratere Marvin a circa 26 chilometri dal polo sud. mostra l'efficacia di quest'ultimo tipo di illuminazione.
L'immagine in apertura cattura una vista più ampia della stessa zona. L'area bianca sul lato sinistro è dove la superficie era esposta alla luce solare diretta, la fonte di illuminazione secondaria all'interno delle zone d'ombra.

3 power of secondary illumination

Crediti: NASA/KARI/ASU

Earthshine e Luna nuova

Questa immagine, che mostra il picco centrale del cratere Aristarco (a sinistra), è stata ripresa sfruttando la luce solare riflessa dalla Terra, di cui abbiamo parlato prima, mentre il nostro pianeta si trovava a 35 gradi sopra l'orizzonte lunare.
Secondo la NASA, probabilmente la fotocamera sarà in grado di fotografare l'attività extraveicolare degli astronauti durante la notte lunare illuminata dall'Earthshine.

 5 using earthshine during a new moon

Crediti: NASA/KARI/ASU