Grazie alle caratteristiche chiaramente identificate sulle quali disponiamo di dati sulla presenza di acqua, la ricerca fornisce suggerimenti su come l'acqua potrebbe muoversi sulla superficie della Luna, in particolare vicino al suo polo sud, un'area importante per l'esplorazione spaziale.

La nuova mappa copre circa un quarto del lato rivolto verso la Terra della superficie lunare al di sotto dei 60 gradi di latitudine e si estende fino al polo sud. Data l'ampia regione analizzata, i ricercatori hanno potuto facilmente identificare in che modo l'acqua si relaziona alle caratteristiche superficiali della Luna, evitando la luce solare e favorendo le zone fredde.
"Osservando i dati sull'acqua, possiamo effettivamente vedere i bordi dei crateri, vediamo le singole montagne e possiamo persino vedere le differenze tra i lati diurni e notturni delle montagne, grazie alla maggiore concentrazione di acqua in questi luoghi", ha affermato nel comunicato Bill Reach, direttore del SOFIA Science Center presso l'Ames Research Center della NASA e autore principale dello studio presentato alla Lunar and Planetary Science Conference 2023.

Dopo otto anni in missione, SOFIA, gestito dalla NASA e dall'Agenzia Spaziale Tedesca (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt - DLR), è andato in pensione a maggio 2022.
L'osservatorio aveva anche scoperto la presenza sia di ioni idrossile (OH) che di molecole d'acqua (H2O) anche nelle zone illuminate dal Sole, dimostrando che l'acqua della Luna è presente nel suolo sotto forma di cristalli di ghiaccio o come molecole d'acqua legate chimicamente ad altri materiali.


Abbondanza

I ricercatori hanno confrontato i dati ottenuti attorno al polo sud della Luna con una regione di riferimento relativamente secca vicino all'equatore per vedere come cambia l'abbondanza d'acqua.
Le concentrazioni maggiori sono state trovate sui lati in ombra di crateri e montagne, suggerendo che la geografia locale della Luna gioca un ruolo importante nella quantità di acqua presente.

La NASA, nell'ambito del programma Artems, ha già identificato 13 regioni candidate per l'atterraggio vicino al polo sud lunare dove l'acqua, una risorsa fondamentale per stabilire la presenza umana a lungo termine, dovrebbe essere più abbondante.
"Con questa mappa dei dati SOFIA, e altri a venire, stiamo osservando come l'acqua è concentrata in diverse condizioni ambientali lunari", ha detto Casey Honniball, ricercatore e membro del team scientifico VIPER presso il Goddard Space Flight Center della NASA. "Questa mappa fornirà informazioni preziose per il programma Artemis su potenziali aree di prospezione ma fornisce anche un contesto regionale per future missioni scientifiche, come VIPER".
Alla fine del 2024, il Volatiles Investigating Polar Exploration Rover (VIPER) della NASA atterrerà nella regione studiata da SOFIA, in cima a Mons Mouton, per condurre la prima missione di mappatura delle risorse extraterrestre. Il rover cercherà di rispondere anche alle domande fondamentali che ruotano attorno al tema dell'acqua lunare: è antica ed esiste intrinsecamente nei minerali della Luna come risultato dei primi processi vulcanici? O è contemporanea, consegnata da asteroidi, comete o vento solare? Sta migrando sulla superficie lunare? È diffusa e profonda o dispersa e superficiale?
"La nostra conoscenza comune dell'era Apollo che la Luna è completamente asciutta era sbagliata", ha detto Paul Lucey, professore all'Università delle Hawaii a Mānoa, coautore dell'articolo. "Sappiamo già che è sbagliata ma la domanda è di quanto".

Oltre alla regione meridionali dettagliate in questo studio, le osservazioni di SOFIA di siti rilevanti per altre missioni sono in archivio e sono ora in fase di analisi.