Scritto: Mercoledì, 15 Febbraio 2023 05:48 Ultima modifica: Domenica, 05 Marzo 2023 00:15

Alla scoperta di Venere con BepiColombo e Solar Orbiter


Una diretta verso Mercurio, l'altra in rotta verso il Sole, le due sonde BepiColombo e Solar Orbiter ci stanno aiutando a comprendere meglio il "gemello della Terra".

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Venere ripresa da BepiColombo durante il flyby di agosto 2021.
Venere ripresa da BepiColombo durante il flyby di agosto 2021.
Crediti: ESA

Nell'agosto 2021 entrambe le navicelle hanno effettuato due manovre di gravity assist a sole 33 ore di distanza l'una dall'altra. Le loro osservazioni congiunte hanno offerto agli astronomi uno sguardo raro sul funzionamento del campo magnetico di Venere. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Nature Communications

"BepiColombo aveva una visione perfetta delle diverse regioni all'interno della magnetoguaina e della magnetosfera", ha detto in un comunicato stampa l'astronomo dell'Università di Tokyo Moa Persson, autore principale del nuovo studio. Allo stesso tempo, BepiColombo ha sfrecciato attraverso la "regione di stagnazione", l'area in cui il vento solare e l'atmosfera dovrebbero interagire su Venere.

Il campo magnetico sulla Terra è stato uno degli elementi chiave per lo sviluppo della vita perché aiuta a deviare le particelle ad alta energia che fluiscono dal Sole, note come vento solare, proteggendo la nostra fragile atmosfera. Tuttavia, Venere non ha un campo magnetico che nasce dal nucleo del pianeta come quello terrestre ma ha quello che viene chiamato campo magnetico indotto, in cui il vento solare interagisce con le particelle cariche nell'atmosfera di Venere per creare una magnetosfera che circonda il pianeta. Solar Orbiter è passato accanto a Venere appena fuori la magnetosfera, osservando il vento solare nel suo stato calmo e indisturbato.

Insieme, le osservazioni delle sonde hanno fornito prove sperimentali che le particelle cariche sono, in effetti, rallentate da questa regione, proteggendo l'atmosfera di Venere dall'erosione del vento solare.

Questa scoperta è importante anche nello studio degli esopianeti perché ora gli astronomi sanno che esiste un modo per questi mondi senza un campo magnetico interno di conservare le loro atmosfere come ha fatto Venere e quindi, forse, anche ospitare la vita.

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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