Le due navicelle hanno effettuato due manovre di gravity assist rispettivamente, a sole 33 ore di distanza l'una dall'altra.
Venere è ancora un mondo enigmatico che ultimamente è tornato alla ribalta per via della fosfina, un gas che può essere di origine antropica o microbica ed è pertanto considerato un'importante biofirma. Sempre più studi sembrano inoltre confermare attività vulcanica recente. Ma il pianeta è avvolto da una fitta coltre di nuvole di acido solforico ed è difficile da studiare. I fly-by sono un'occasione importante per fare scienza: i dati raccolti durante i sorvoli potranno essere combinati con quelli della sonda giapponese Akatsuki, l'unica attualmente in orbita attorno al pianeta.
In precedenza, la sonda della NASA Parker ha rilevato caratteristiche superficiali attraverso lo spesso strato di nubi e le emissioni radio della ionosfera.
BepiColombo
La sonda dell'ESA / JAXA ha ripreso una straordinaria sequenza di 89 immagini scattate dalle monitoring camera (MCAM) il 10 agosto 2021.
Il filmato include le immagini scattate da tutte e tre le MCAM a bordo del Mercury Transfer Module. Queste fotocamere producono foto in bianco e nero con una risoluzione di 1024 x 1024 pixel.
La prima immagine proviene da MCAM 1 ed è stata scattata alle 13:41:02 UTC, prima del massimo avvicinamento. La seconda immagine è stata scattata da MCAM 2 alle 13:51:56 UTC, due secondi dopo il massimo avvicinamento: Con la superficie di Venere a soli 552 chilometri di distanza, il pianeta riempie l'intero campo visivo. Il resto della sequenza proviene da MCAM 3, in avvicinamento ed allontanamento, coprendo dalle 13:53:56 UTC del 10 agosto fino alle 12:21:26 UTC l'11 agosto. La musica che accompagna il video è stata composta appositamente per l'occasione da Anna Phoebe.
In un'altra versione, la colonna sonora è composta con i dati convertiti in frequenza, rilevati dall'accelerometro Italian Spring Accelerometer (ISA) a bordo del Mercury Planetary Orbiter di BepiColombo. Il suono risultante è ricco di effetti interessanti dovuti alla gravità del pianeta che agisce sulla struttura del veicolo spaziale, alla risposta della sonda ai rapidi cambiamenti di temperatura e al cambiamento della velocità del giroscopio mentre stava lavorando duramente per compensare gli effetti durante la manovra.
Qui sotto, uno spettrogramma abbinato agli stessi dati registrati dall'accelerometro ISA, trasformati in frequenze udibili.
Come previsto durante il sorvolo ravvicinato, i moduli del veicolo spaziale hanno avvertito un rapido aumento di calore mentre passavano dal lato notturno al lato diurno del pianeta. Il JAXA Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), situato all'interno del parasole, ha registrato un aumento di 110 gradi Celsius su uno dei suoi otto pannelli solari, da -100ºC a +10ºC. All'interno della navicella stessa è stato osservato solo un aumento di 2-3 gradi, a dimostrazione dell'efficacia dell'isolamento. Sull'European Mercury Transfer Module, è stato osservato un aumento della temperatura di 50 gradi sul radiatore, mentre il Mercury Planetary Orbiter (MPO) ha registrato una variazione di circa 20 gradi.
Solar Orbiter
La sonda è passata a soli 7.995 chilometri dalla superficie di Venere il 9 agosto. Nei giorni precedenti l'avvicinamento, il telescopio Solar Orbiter Heliospheric Imager (SoloHI), ha catturato questa scintillante vista del pianeta.
"Idealmente, saremmo stati in grado di risolvere alcune caratteristiche sul lato notturno del pianeta ma c'era troppo segnale dal lato diurno". ha detto Phillip Hess, astrofisico presso il Naval Research Laboratory di Washington, D.C. "Nelle immagini appare solo una scheggia del lato diurno ma riflette abbastanza luce solare da formare una mezzaluna luminosa e i raggi diffratti sembrano provenire dalla superficie". Due stelle luminose sono visibili sullo sfondo all'inizio della sequenza, prima di essere eclissate dal pianeta. Il più a destra è Omicron Tauri e sopra di essa a sinistra c'è Xi Tauri, che in realtà è un sistema stellare quadruplo. Entrambi fanno parte della costellazione del Toro.
Questo è stato il secondo swing-by di Venere di Solar Orbiter: la sonda effettuerà ancora un sorvolo della Terra nel novembre 2021 e altri sei sorvoli di Venere dal 2022 al 2030. Il veicolo spaziale utilizza la gravità del pianeta per avvicinarlo al Sole e inclinare la sua orbita.