Sparando il laser sulla superficie, lo strumento ha confermato la presenza di zolfo, ha annunciato la Space Research Organisation (ISRO).
"Lo strumento LIBS (Laser-Induced Breakdown Spectroscopy) a bordo del rover Chandrayaan-3 ha effettuato le prime misurazioni in situ sulla composizione elementare della superficie lunare vicino al polo sud", ha affermato l'ISRO su X. "Queste misurazioni in situ confermano in modo inequivocabile la presenza di zolfo (S) nella regione, cosa che non era fattibile con gli strumenti a bordo degli orbiter".

L’India è sbarcata sulla Luna solo la scorsa settimanaPragyan è il primo rover a esplorare questa regione.


Cocktail lunare

Oltre allo zolfo, le analisi preliminari suggeriscono anche la presenza di alluminio (Al), calcio (Ca), ferro (Fe), cromo (Cr) e titanio (Ti). Ulteriori misurazioni hanno rivelato la presenza di manganese (Mn), silicio (Si) e ossigeno (O). "È in corso un'indagine approfondita sulla presenza di idrogeno", spiega l'ISRO in un breve comunicato.

LIBS è una tecnica scientifica che analizza la composizione dei materiali esponendoli a intensi impulsi laser.
L'impulso laser ad alta energia viene focalizzato sulla superficie di un materiale, come una roccia o un terreno. Questo genera un plasma estremamente caldo e localizzato la cui luce viene raccolta da uno spettrometro e analizzata.

Con la missione Chandrayaan-3, l'India è diventato il quarto paese ad atterrare sul nostro satellite, oltre a Stati Uniti, Russia e Cina ma, il primo a raggiungere il polo sud. Questo successo segue un tentativo indiano fallito nel 2019 con il lander della missione Chandrayaan-2 e il recente schianto della missione russa Luna-25.

Si ritiene che il polo sud lunare sia una zona ricca di minerali e di acqua ghiacciata, un elemento fondamentale per l'esplorazione umana e i futuri progetti di permanenza sul nostro satellite. La missione del lander Vikram e il rover Pragyan durerà un giorno lunare (ore di luce), cioè circa 14 giorni terrestri. Senza unità di riscaldamento a radioisotopi, non ci si aspetta che il veicolo spaziale possa sopravviva al freddo intenso della notte lunare.