Il rover Interact dell'Agenzia Spaziale Europea, a quattro ruote e da 300 chilogrammi, dotato di pinza e bracci, nonché di un albero con telecamera stereo, sarà una delle principali star dello spettacolo.
Interact è molto più di un semplice rover. I suoi controlli all'avanguardia incorporano il “force-feedback”, una sorta di joystick che da il senso del tatto e consente agli astronauti di sentire la superficie del pianeta allo stesso modo del rover, fino alla sensazione del peso e della coesione delle rocce che tocca.

Sarà controllato a distanza dall'astronauta dell'ESA Thomas Reiter:
il rover esplorerà le pendici dell'Etna a 2600 metri mentre Reiter si troverà a Catania, a circa 23 chilometri di distanza per simulare le situazioni di controllo remoto che gli astronauti incontreranno una volta giunti sulla Luna.

Per quattro settimane, dal 12 giugno al 9 luglio, il progetto testerà le operazioni e le tecnologie che consentiranno una missione di ritorno di un campione dalla superficie lunare che potrebbe coinvolgere un operatore sul Gateway, una sala di controllo sulla Terra e altre competenze scientifiche presso altri centri di controllo.

Questa non è la prima uscita del rover ma, da quando fu controllato dall'astronauta dell'ESA Luca Parmitano direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale nel dicembre 2019, nel corso della missione Beyond, ha ricevuto diversi aggiornamenti per resistere meglio all'aperto.

Reti di robot autonome o semi-autonome come queste sono considerate una tecnologia chiave per il futuro e negli anni a venire saranno vitali per condurre ricerche in ambienti difficili e vasti, dalle profondità marine qui sulla Terra fino alle superfici della Luna e di Marte.