La SpaceX ha condotto il suo secondo lancio orbitale dell'anno, chiamato Transporter-3. Il decollo è avvenuto all'apertura di una finestra di lancio di 29 minuti alle 10:25 a.m. EST (le 17:25 italiane) di giovedì 13 gennaio dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) presso la Cape Canaveral Space Force Station in Florida.
Questa è la terza missione dedicata condivisa operata da SpaceX, che ha consegnato 105 satelliti su un'orbita solare sincrona (SSO) a 525 chilometri di altitudine.
Al suo decimo viaggio nello spazio, il primo stadio del Falcon 9 a supporto di questa missione è il B1058.10, dopo aver precedentemente supportato il primo volo con equipaggio di SpaceX (Demo-2), il lancio del satellite per telecomunicazioni ANASIS-II, la prima missione di rifornimento nell'ambito del contratto CRS2 (CRS-21), la prima missione di rideshare dedicata di SpaceX (Transporter-1) e cinque lanci di Starlink, l'ultimo dei quali appena due mesi fa.
Dopo essere stato lanciato su un percorso in direzione sud lungo la costa della Florida e essersi separato dal secondo stadio, il booster ha eseguito un'accensione per tornare indietro, seguita dalle accensioni di ingresso e atterraggio a Cape Canaveral e atterrare sulla piazzola di atterraggio di SpaceX (LZ-1). L'ultimo atterraggio con questa manovra, chiamata RTLS (Return To Launch Site) è stata la missione Transporter-2 nel giugno del 2021.
Sulla strada per l'orbita, il secondo stadio ha eseguito una manovra "dogleg" per mantenere la rotta leggermente a ovest del dovuto sud per raggiungere l'inclinazione orbitale desiderata, evitando così il sorvolo delle aree popolate. Il programma di condivisione di viaggi di SpaceX mira a consentire un accesso frequente ed economico alle orbite più popolari come l'SSO, fornendo al contempo flessibilità di pianificazione ai clienti. Il costo di un carico utile di 200 chilogrammi diretto verso l'orbita SSO è di appena 1 milione di dollari. A bordo di questa missione c'è una pletora di piccoli carichi utili di satelliti, in particolare da Planet Inc. La società di osservazione della Terra ha programmato il lancio di 44 satelliti SuperDoves come parte della loro SkySat Constellation.
Nella foto il decollo del Falcon 9 per la missione Transporter-3 dalla rampa SLC-40 di Cape Canaveral. Crediti: SpaceX/webcast.
Kepler Communication sta inoltre lanciando sei dei suoi satelliti di comunicazione che mirano a fornire reti in tutto il mondo utilizzando piccoli satelliti in orbita. A bordo anche i carichi utili di Capella Space e Umbra Space, i cui carichi utili sono integrati e gestiti dalla società di fornitura di lancio con sede a Seattle, la Spaceflight Inc.
Capella sta lanciando ulteriori satelliti per far crescere in orbita la sua costellazione di satelliti radar ad apertura sintetica (SAR) ad altissima risoluzione e a bassa latenza. Umbra Space lancia il suo secondo satellite SAR commerciale, Umbra-02. Oltre a Umbra SAR-2001, lanciato nella precedente missione di trasporto, la società prevede di stabilire la propria costellazione SAR con 24 di questi satelliti.
Spaceflight aveva originariamente pianificato di lanciare 13 carichi utili assieme. Dieci di questi carichi utili dovevano essere dispiegati dal loro veicolo di trasferimento orbitale a propulsione chimica (OTV) di nuova concezione, Sherpa-LTC1. Tuttavia, durante l'integrazione della navicella spaziale con l'hardware di SpaceX, è stata scoperta una perdita di propellente dal sistema di propulsione dello Sherpa. Non ci sono stati danni ai veicoli spaziali a bordo dell'OTV, ma la compagnia ha deciso, per maggior cautela, di non farlo volare sul Transporter-3.
La società di integrazione di lancio con sede in Italia D-Orbit ha lanciato cinque CubeSat. Tre di questi saranno lanciati per la società polacca SatRevolution e gli altri due per Aistech Space e Czech Aerospace Research Center (VZLU).
VZLU, in collaborazione con Spacemanic, lancerà il satellite VZLUSAT-2 per verificare le tecnologie per una futura costellazione di satelliti cechi. Oltre a una telecamera sperimentale e a sistemi di controllo dell'assetto, a bordo ci sono dispositivi di seconda generazione che sono già stati testati a bordo della navicella spaziale VZLUSAT-1, lanciata nel 2017. Questo carico utile era stato precedentemente programmato per essere lanciato a bordo dello Sherpa di Spaceflight, ma è stato poi integrato al all'ultimo minuto quando la società ha collaborato con D-Orbit.
Anche Exolaunch, una società tedesca di servizi di lancio, ha lanciato carichi utili per varie aziende e organizzazioni. Gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato anche il loro nanosat chiamato DEWASAT-1, che è stato sviluppato dalla Dubai's Electricity and Water Authority (DEWA).
Nella foto i carichi utili di Exolaunch con i suoi tecnici in posa. Crediti: Exolanuch
Altri payload per Transporter-3 comprendevano una coppia di satelliti gestiti da ISILaunch, due microsat per ICEYE e più payload da Spire. Da segnalare, fra i tanti micro-satelliti imbarcati, anche il Pilot-1 realizzato in Italia dalla startup Cshark e dall'associazione amatoriale ASIMOF di Comerio, specializzata nella ricostruzione di navicelle in scala che hanno fatto la storia dell’esplorazione spaziale.
In totale, 105 veicoli spaziali erano a bordo; l'identità di ogni singolo carico utile non è stata comunque confermata.
Il Falcon 9 è decollato dall'SLC-40 e ha volato in direzione sud lungo la costa della Florida. La traiettoria iniziale è stata eseguita per evitare il sorvolo delle aree popolate della Florida. I nove motori Merlin del primo stadio hanno funzionato per circa due minuti e 15 secondi. Dopo la separazione dello stadio, il singolo motore Merlin Vacuum del secondo stadio si è acceso, iniziando la combustione lunga sei minuti verso un'orbita di parcheggio iniziale. Nel frattempo, il primo stadio ha utilizzato i suoi propulsori di controllo dell'assetto per eseguire una manovra di ribaltamento prima di riaccendere tre motori Merlin per l'esecuzione del boostback. Questa prima accensione ha annullato tutta la velocità orizzontale dello stadio e quindi ha posizionato il booster su una traiettoria di ritorno verso la zona di atterraggio 1.
Mentre la massa del carico utile o l'orbita di destinazione di solito impediscono al primo stadio di preservare l'energia necessaria per poter tornare indietro, le missioni Transporter sono, generalmente, relativamente leggere e mirano a orbite basse, consentendo questo profilo di volo "Return to Launch Site" (RTLS) ed eliminando la necessità del recupero sulle navi droni al largo. Gli stessi tre motori Merlin si sono riaccesi per eseguire la manovra di frenata, proteggendo il booster dal riscaldamento del rientro. Il motore singolo centrale si è quindi acceso per un'ultima volta per far atterrare B1058 sulla rampa LZ-1. E' stato anche tentato il recupero delle due metà delle ogive protettive del carico utile, che scendono, come al solito, appese ai paracadute per essere recuperate da una delle navi multiuso di SpaceX, quella che si chiama Bob.
Nell'immagine il rilascio di uno dei 105 satelliti a bordo della missione Transporter-3 . Crediti: SpaceX/webcast.
Tornando nello spazio, il secondo stadio ha eseguito una fase di volo inerziale che è durato fino a T+55 minuti dal lancio. Una breve accensione di due secondi ha posizionato lo stadio superiore e il carico utile nell'orbita finale. I rilasci del carico utile sono iniziate a T+59 minuti e sono continuate fino a T+un'ora e 27 minuti.
Questo lancio è stata la seconda missione orbitale globale del 2022, entrambe andate a buon fine ed eseguite con razzi Falcon 9 della SpaceX. Per la SpaceX si è trattato del 136esimo volo di un Falcon 9 e il 102esimo atterraggio di un primo stadio.