A cinque giorni dal completamento dello specchio principale, con l'ultima macro-movimentazione in cui veniva chiusa la seconda "ala" laterale, Webb ha iniziato la fase di delicato allineamento dello specchio secondario e delle 18 sezioni esagonali in berillio rivestito d'oro che formano il primario. Gli ingegneri hanno prima di tutto verificato il corretto funzionamento dei 6 attuatori che controllano la posizione dello specchio secondario e i 126 che regolano gli elementi del primario (7 dispositivi per ogni esagono). Questi micro-motori, nell'arco di 10 giorni, sposteranno gli specchi dalle loro posizioni iniziali, dove erano stati precedentemente bloccati per far fronte alle forti accelerazioni e vibrazioni del lancio. Successivamente, agendo con una precisione di soli 10 nanometri, pari a un decimillesimo del diametro di un capello, nell'arco di 3 mesi tutti gli elementi esagonali verranno traslati e ruotati fino a formare una unica superficie ideale che metterà perfettamente a fuoco le immagini stellari in un unico punto, in maniera che la risoluzione dello strumento sia limitata dai soli effetti di diffrazione della luce.
Struttura degli attuatori nella parte posteriore di un segmento del primario (in basso) - Credit: ASU/NASA
Poco prima della mezzanotte di oggi, il JWST raggiugerà la distanza esatta di 1,2 milioni di km dalla Terra, l'83% della distanza finale da raggiungere tra 15 giorni. La sua velocità rispetto a noi è scesa a 306 m/s. Qui sotto, tre grafici che mostrano la distanza del veicolo dal centro della Terra e la velocità rispetto alla superficie terrestre, messa a confronto con la velocità di fuga che, in realtà, non viene mai superata perchè il veicolo rimane comunque legato gravitazionalmente alla Terra.
Distanza e velocità del JWST con tre diverse scale temporali: a sinistra nelle prime 2 ore dal lancio, al centro nei primi 2,3 giorni e a destra fino all'arrivo in L2. - Data Source: JPL/Horizons - Plot/Processing: Marco Di Lorenzo
Infine, diamo una occhiata all'andamento delle temperature "in tempo reale" riportate sul sito dedicato. Mentre le due misure effettuate sul lato esposto alla luce solare appaiono ormai stabilizzate da un pezzo (+54°C sul parasole e +11°C sul corpo del veicolo), sul lato in ombra il radiatore posteriore si sta stabilizzando verso i -201°C mentre gli specchi del primario continuano a raffreddarsi e, presto, diventeranno la parte più fredda tra quelle esposte all'esterno, meno di 60K. Nel vano strumenti, si dovrebbero raggiungere temperature ancora più basse, dell'ordine di 40 K o anche meno nel caso dello strumento MIRI per l'infrarosso medio o termico, che verrà attivamente raffreddato a soli 7 K.
Temperature riportate sul sito Webb e interpolate/estrapolate assumendo un andamento asintotico con funzione esponenziale negativo. T1 e T2 sono le temperature al momento dell'apertura del parasole e al raggiungimento dell'equilibrio, mentre t è il tempo caratteristico di decadimento - Data Source: jwst.nasa.gov - Processing/plot: Marco Di Lorenzo