Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega. Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno". Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!
Elisabetta Bonora'S Latest stories
Elongazione di Apophis visto dalla Terra nel periodo 2021-2029. L'inizio di ogni anno è etichettato sull'asse x. Crediti: The Planetary Science Journal (2024). DOI: 10.3847/PSJ/ad644d
Betelgeuse, chiamata anche Alpha Orionis, fa parte della costellazione di Orione. È una delle stelle più luminose del cielo notturno. Crediti immagine: Andrea Dupree (Harvard-Smithsonian CfA), Ronald Gilliland (STScI), NASA ed ESA
Mappa gravitazionale di Marte. I cerchi rossi mostrano vulcani prominenti su Marte e i cerchi neri mostrano crateri da impatto con un diametro maggiore di alcune centinaia di km. Un segnale di gravità elevata si trova nella regione vulcanica di Tharsis (l'area rossa al centro a destra dell'immagine), che è circondata da un anello di anomalia gravitazionale negativa (mostrata in blu). Crediti: Root et al.
Crediti: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/W. Vlemmings et al.
Crediti: Cristy Roberts / ANU / ASTRO 3D
Questa immagine del 2009 scattata dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA mostra diverse formazioni a ragno. Crediti: NASA / JPL-Caltech / University of Arizona
La galassia di Andromeda si trova a circa 2,5 milioni di anni luce di distanza, il che la rende la vicina galattica più prossima alla Via Lattea. Crediti: NASA, ESA, M. Boyer (Space Telescope Science Institute) e J. Dalcanton (University of Washington); elaborazione immagine: Gladys Kober (NASA/Catholic University of America)
Un confronto tra i dati JunoCam di aprile 2024 e le immagini della missione Galileo della stessa area di novembre 1997 (inserto in scala di grigi) rivela una nuova caratteristica vulcanica sulla superficie della luna di Giove, Io. Crediti: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Europlanet
Crediti: NASA Earth Observatory/ISS Program
Evento di sollevamento della polvere. Questa immagine mostra due fenomeni atmosferici: le linee curve bianche sono nubi di onde gravitazionali, mentre le aree marroni sono polvere sollevata dal suolo dal vento. Il cambiamento di colore visibile nell'evento di sollevamento della polvere potrebbe essere indicativo di venti molto forti, un fenomeno attualmente in fase di studio da parte di altri membri del team. Crediti: ESA/DLR/FU Berlin.

Alive Universe è un blog di divulgazione scientifica.
Owner e Manager: Elisabetta Bonora