Cosa sono le RSL

Le RSLRecurring Slope Lineae ("linee di pendio ricorrenti") sono delle striature stagionali che appaiono occasionalmente su alcuni pendii marziani.
Esse rappresentano la migliora prova che qualcosa ancora scorre sul Pianeta Rosso.

Il fenomeno si verifica per lo più alle medie latitudini, all'interno di crateri ma anche sulle pareti del grande canyon Valles Marineris in prossimità dell'equatore, su piccoli tumuli e frane.
Sono tipicamente pochi metri di larghezza e per questo difficili da rilevare dall'orbita, fatta eccezione per la fotocamera Experiment High Resolution Imaging Science (HiRISE) a bordo della sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) che può arrivare ad una risoluzione di circa 25 centimetri per pixel.

Fu Lujendra (“Luju”) Ojha, all'epoca studente, a notare per primo una piccola linea crescente in diverse immagini  mentre stava lavorando ad alcuni DTM (digital terrain model).
Recentemente, lo spettrometro di MRO ha rilevato la presenza di sali idrati associati alle striature, i quali abbasserebbero il punto di congelamento dell'acqua creando una specie di salamoia in grado di resitere sulla superficie di Marte.

L'ipotesi è che un flusso di acqua proveniente dal sottosuolo riesca a raggiungere la superficie, rimanendo allo stato liquido più a lungo proprio grazie alla presenza di sali, fenomeno studiato anche sulla Terra nella McMurdo Dry Valley in Antartide, uno dei deserti terrestri più freddi, dove in primavera le sabbie si ricoprono di macchie di umidità nonostante i ghiacci sciolti scarseggino e le piogge siano assenti.

In genere la presenza di RSL viene confermata quando un pendio mostra una crescita incrementale fino a 10 flussi o più (una convenzione del tutto arbitraria) che svaniscono dopo un po' e poi si ripresentano l'anno marziano successivo. I siti candidati, invece, sono quelli in cui vengono notati dei flussi scuri ma nessun segno di attività. Tuttavia, la loro classificazione dipende dalla distribuzione temporale delle osservazioni HiRISE, al quale occorrono circa due anni marziani almeno tre immagini della stessa area.

Le RSL nel cratere Gale

Il cratere Gale potrebbe essere un buon posto per osservare RSL, si trova infatti ad una latitudine simile alla Valles Marineris dove i pendii rivolti a nord e quelli rivolti a sud sono generalmente attivi durante la primavere/estate dell'emisfero settentrionale e primavera/estate dell'emisfero meridione rispettivamente.

Il cratere Gale è inoltre un'area fortunata in termini di osservazioni perché beneficia di un surplus di immagini orbitali riprese nei mesi antecedenti alla partenza della missione MSL-Curiosity, utilizzate dal team per caratterizzare la zona e determinare l'ellisse di atterraggio.

In uno studio pubblicato sulla rivista Icarus nel 2015, "Slope activity in Gale crater, Mars", gli autori hanno individuato tutte le linee scure non coerenti con formazioni eoliche, di cui 58 siti, tutti nei pressi della zona operativa di Curiosity alla base del Monte Sharp, sono stati indagati ulteriormente. Le differenze emerse, però, sono davvero sottili ed impercettibili e vanno valutate con cautela.

RSL: siti candidati nel cratere Gale

RSL: siti candidati nel cratere Gale
Fonte: Slope activity in Gale crater, Mars

Le caratteristiche simili alle RSL sembrano essere concentrate nella parte orientale del grande tumulo al centro del cratere; la maggior parte di esse non ha mostrato alcun cambiamento tra le varie immagini ma sembra esserci qualche segno di nuovi flussi. In definitiva, però, nessuna evidenza di RSL può essere confermata all'interno del cratere Gale: molti dei cambiamenti notati sono al limite della risoluzione HiRISE e ciò rende difficile stabilire la loro natura, se si tratta di effetti dovuti all'illuminazione, alla diversa opacità atmosferica o cambiamenti reali ma di altra origine.

Curiosity alla ricerca delle RSL

Nonostante non ci sia alcuna prova certa di RSL nel Gale, il team della missione Curiosity ha intenzione di cercare segni di attività stagionale risalendo le pendici del Monte Sharp. D'altra parte il rover aveva scoperto che un velo di acqua salata, una sorta di brina, può formarsi ogni notte all'interno del cratere. Due siti in particolare sembrano essere alla portata di un monitoraggio costante nel corso delle stagioni con la ChemCam che, oltre ad essere utilizzata come microscopio per riprendere le rocce in dettaglio, può fotografare il paesaggio lontano offrendo spettacolari ingrandimenti.

Curiosity sol 1126

Un esempio delle potenzialità della ChemCam. Questo mosaico è stato acquisito durante il sol 1126 (7 ottobre 2015).
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Paul Hammond

In sostanza Curiosity non si avvicinerà troppo alle RSL candidate per due motivi fondamentali: prima di tutto in genere queste caratteristiche si formano su pendii molto ripidi che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza del rover; mentre, il secondo punto, non meno importante, riguarda una possibile contaminazione di un sito ad alto interesse scientifico.

Le linee scure, infatti, vengono definite dalla NASA come "zone speciali", cioè aree in cui devono essere prese ulteriori precauzioni a causa della sospetta presenza di acqua allo stato liquido, considerata un prerequisito per la vita.