La missione degli Emirati Arabi Uniti lo ha annunciato su X il 29 dicembre, allegando un'animazione.

Il breve filmato mostra i cambiamenti nello spessore della polvere superficiale nella regione di Isidis Planitia, a seguito di una tempesta di polvere regionale nel 2022. Le stime, evidenziate in rosso, sono state elaborate in base ai dati dello spettrometro a infrarossi che può osservare le tracce di calore sulla superficie di Marte. 

Isidis Planitia è la terza più grande struttura da impatto del pianeta dopo i bacini Hellas ed Argyre: una vasta pianura nota per essere piena di polvere.

"Sebbene la tempesta di polvere regionale fosse attiva su tutte le regioni di interesse, abbiamo scoperto che la polvere potrebbe essere stata rimossa e successivamente depositata con livelli variabili di intensità nelle regioni campionate", hanno spiegato i ricercatori.

Le misurazioni dello spettrometro suggeriscono che le regioni target (Syrtis Major, Isidis Planitia, Tyrrhena Terra, Hesperian Planum ed Elysium Planitia) hanno sperimento una rimozione netta di polvere fino a 340 μm (o micrometri), derivati dai cambiamenti della temperatura superficiale visti nello spettro dall’orbita. Altre regioni hanno avuto una deposizione netta fino a 120 μm.

"Le immagini della lunghezza d'onda visibile dell'Emirates Exploration Imager, che è più sensibile ai cambiamenti nella distribuzione della polvere superficiale, sono incorporate nella nostra analisi per fornire ulteriore contesto", hanno affermato gli scienziati. Le stime hanno quindi rivelato che “i serbatoi di polvere sono in grado di trasportare grandi quantità di materiale in tempi brevi”.

L'articolo che descrive questi risultati è stato pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Planets.