Come avevamo accennato nella "Immagine del Giorno" di giovedì scorso, negli ultimi giorni la cosiddetta "talpa", trattenuta lateralmente dalla pala del braccio robotico, ha iniziato a scendere. Le ultime immagini, mostrate in una breve animazione qui sotto e riferite al pomeriggio di ieri (Sol 311), mostrano una ulteriore rotazione ed un nuovo abbassamento che si vanno a sommare a quanto osservato nel Sol 308:

Penetrazione 311s

Animazione basata su 5 frames ripresi il Sol 311 - Courtesy NASA/JPL-Caltech - Processing: M. Di Lorenzo

 Guardando attentamente l'animazione, oltre al movimento della talpa accompagnato da un leggero abbassamento della pala meccanica, si nota anche lo spostamento di diversi sassolini sia dentro la pala stessa che nel terreno circostante, con il collasso di una piccola porzione di terreno sulla destra. Questo è assolutamente normale, dal momento che la talpa sta usando il percussore e questo induce vibrazioni tutto intorno. Il confronto sottostante, aggiornato a stamane, mostra il progresso complessivamente fatto finora:

303 312

Un altro confronto tra le immagini scattate nei Sol 303 (a sinistra) e 312 (a destra)

 Si può stimare che la talpa è affondata di un paio di centimetri ed abbia ruotato su se stessa di circa 20° in senso antiorario, inclinandosi leggermente verso il lander.

 Questo successo segue i precedenti tentativi falliti dell'estate scorsa, quando si è cercato di far collassare le pareti del foro intorno alla sonda per produrre sufficiente frizione su di essa. Come raccontato nel Blog dedicato dell'agenzia spaziale tedesca DLR che ha realizzato lo strumento HP3, poco prima dell'inizio del black-out dovuto alla congiunzione solare (a cavallo tra Agosto e Settembre) si era registrato anche un problema tecnico, con dati incongruenti forniti dallo strumento ed attribuiti a un raggio cosmico che avrebbe colpito la memoria del box elettronico (BEE), cancellandola (problema noto come ‘bit-flip’). Questo ha costretto gli ingegneri a resettare la memoria a Settembre ma l'operazione non ha impattato più di tanto le altre attività perché nel frattempo il braccio meccanico veniva riposizionato in prossimità della talpa e il team americano del "Instrument Deployment Arm" (IDA) doveva fare pratica sulla nuova manovra di "pinning". Quest'ultima è iniziata il giorno 8 Ottobre (Sol 308), quando la pala veniva effettivamente a contatto con il fianco della sonda termica, eliminando il gioco dovuto al diametro ancora ampio del foro. Appena avvenuto il contatto, la sonda si è leggermente inclinata verso sinistra ma in misura ridotta, segno che era ben ancorata e affondata di almeno qualche millimetro nel terreno sottostante. L'ultima volta che la talpa aveva tentato di penetrare il terreno tramite percussione e rotazione era stato diversi mesi fa; Il team ha programmato di eseguire un massimo di 20 colpi, stimando un abbassamento di mezzo centimetro ad ogni colpo. 

 E' probabile che, dopo avere conficcato a sufficienza la sonda nel terreno (almeno 4 centimetri in tutto), nelle prossime settimane venga eseguita la terza fase, con il riempimento del foro tramite detriti raccolti dalla superficie; poi la pala verrà adagiata sul terreno accanto alla talpa per compattare il tutto e a quel punto, se non ci sono ostacoli, la perforazione dovrebbe continuare fino ai qualche metro di profondità (al massimo i cinque metri previsti); questo permetterà di eseguire misure di temperatura e di flusso di calore al variare della profondità, grazie anche ai sensori posti sul cavo che collega la talpa al resto dello strumento, in superficie.