Le nuove immagini sono state catturate dall’Event Horizon Telescope (EHT), una serie di osservatori radio sparsi in tutto il mondo che agiscono come un unico telescopio. L'EHT aveva già catturato la prima foto diretta di Sgr A* nel 2022.

A differenza delle precedenti, questa ripresa del buco nero supermassiccio della Via Lattea, Sagittarius A* (Sgr A*), che si trova a circa 27.000 anni luce dal Sole, è stata realizzata in luce polarizzata.
Solitamente, le onde luminose oscillano in tutte le direzioni ma quando sono incanalate in un campo magnetico, iniziano a oscillare in una direzione preferita, ossia  diventando "polarizzate". L''occhio umano non riesce a distinguerle ma possono essere viste dai radiotelescopi.

In questa foto, le striature del disco di accrescimento appare visualizzano le linee del campo magnetico di Sgr A*, che emette molta luce polarizzata.
La disposizione di linee concentriche e spiraleggianti attorno all'orizzonte degli eventi di un buco nero, il punto oltre il quale nulla può sfuggire all'attrazione gravitazionale dell'oggetto, aiuta gli scienziati a mapparne campo magnetico. La struttura è disegnata dalle particelle di plasma che ruotano attorno alle linee del campo magnetico e impartiscono uno schema di polarizzazione perpendicolare al campo.

 Qui sotto, sulla destra, vediamo gli stessi dati rappresentati schematicamente. L'intensità della radiazione è mostrata in tonalità di grigio e curve di livello nere, mentre la lunghezza dei tratti e le curve tratteggiate indicano l'intensità della polarizzazione lineare e il colore dei tratti ne mostra la polarizzazione relativa.

SgrA pola

Credit: EHT Collaboration - Processing: Marco Di Lorenzo

Osservando la luce polarizzata proveniente dal gas caldo e incandescente vicino ai buchi neri, stiamo deducendo direttamente la struttura e la forza dei campi magnetici che attraversano il flusso di gas e materia di cui il buco nero si nutre ed espelle”, ha affermato nel comunicato uno dei responsabili del progetto, Angelo Ricarte. “La luce polarizzata ci insegna molto di più sull’astrofisica, sulle proprietà del gas e sui meccanismi che avvengono quando un buco nero si alimenta”.

 Questa è la prima volta che gli astronomi sono riusciti a misurare la polarizzazione così vicino al bordo di Sagittarius A*. L'immagine sottostante mostra che la struttura del campo magnetico è sorprendentemente simile a quella del buco nero al centro della galassia M87, con una struttura più chiara e pronunciata; questo suggerisce che un forte campo magnetico possa essere comune a tutti i buchi neri. E' da sottolineare che, anche se le dimensioni apparenti dei due oggetti sono confrontabili, M87 è in realtà 2000 volte più distante e risulta 1600 volte più esteso e massiccio di SgrA*!

confronto

Confronto tra gli schemi di polarizzazione di M87 e SgrA - Credit: EHT Collaboration

 "Quello che stiamo vedendo ora è che ci sono campi magnetici forti, contorti e organizzati vicino al buco nero al centro della Via Lattea", ha detto Sara Issaoun, un'astronoma dell'EHT presso l'Harvard & Smithsonian Center for Astrophysicals. I ricercatori sperano che questa scoperta possa aiutarli a saperne di più su come Sgr A* si nutre della materia che lo circonda, ha aggiunto.

I primi risultati sono stati pubblicati il 27 marzo su The Astrophysical Journal Letters.