Questi mondi orbitano attorno alla stella Kepler 385. Alcuni sono stati confermati nel 2014, mentre altri sono rimasti candidati fino al nuovo catalogo aggiornato appena pubblicato. Rianalizzando i dati della missione della NASA Kepler, che si ì conclusa nel 2018, un team di ricercatori ha gettato nuova luce su questo sistema di sette pianeti, svelando nuovi dettagli.

L'articolo che descrive le scoperte, guidato da Jack Lissauer, ricercatore presso l'Ames Research Center della NASA, sarà pubblicato sul Journal of Planetary Science.

"Abbiamo messo insieme l'elenco più accurato dei pianeti candidati Kepler e delle loro proprietà fino ad oggi", ha detto nel comunicato Lissauer. “La missione Kepler della NASA ha scoperto la maggior parte degli esopianeti conosciuti e questo nuovo catalogo consentirà agli astronomi di saperne di più sulle loro caratteristiche”.

"La nostra revisione del catalogo degli esopianeti Kepler fornisce la prima vera analisi uniforme delle proprietà degli esopianeti", ha affermato il coautore Jason Rowe, Canada Research Chair in Exoplanet Astrophysicals e professore alla Bishop's University in Quebec, Canada.

"I miglioramenti a tutte le proprietà planetarie e stellari ci hanno permesso di condurre uno studio approfondito delle proprietà fondamentali dei sistemi esoplanetari per comprendere meglio gli esopianeti e confrontare direttamente questi mondi lontani con il nostro Sistema Solare e concentrarci sui dettagli dei singoli sistemi come Kepler-385".


7 pianeti

Kepler 385 è uno dei sistemi planetari noti più intriganti. Vanta sette pianeti. Tutti e sette sono più grandi della Terra ma più piccoli di Nettuno e sono in orbita molto stretta attorno allo loro stella madre.

Kepler 385 è simile al Sole ma è il 10% più grande e circa il 5% più calda.
I due pianeti più interni sono entrambi leggermente più grandi della Terra. Secondo il nuovo catalogo, probabilmente sono entrambi rocciosi e potrebbero avere delle atmosfere sottili. I restanti cinque hanno un raggio circa doppio di quello della Terra con un'atmosfera densa. Ma il potenziale di abitabilità di questo sistema è molto basso. Tutti e sette i pianeti si trovano ben all'interno della zona abitabile, sono immersi in un'intensa radiazione e ricevono dalla loro stella più calore di qualsiasi pianeta del Sistema Solare.

Kepler 385 è solo una punta dell'iceberg tra i quasi 4.400 pianeti candidati e i 700 sistemi multi-pianeta individuati.

 
Una novità importante

Grazie alle misurazioni migliorate delle stelle che ospitano sistemi planetari, soprattutto grazie al contributo della sonda spaziale Gaia dell'ESA, i ricercatori sono stati in grado di analizzare meglio la distribuzione delle durate dei transiti. Da questi risultati hanno potuto indagare più a fondo le eccentricità orbitali, che vanno da orbite circolari con un'eccentricità pari a zero fino a orbite molto allungate.

Per la maggior parte degli esopianeti, non ci sono dati sufficienti  per misurare individualmente le rispettive eccentricità ma i ricercatori hanno sviluppato metodi in grado di caratterizzare la distribuzione delle eccentricità per una popolazione di esopianeti in transito. Questa è una componente importante del nuovo catalogo Kepler e ha portato i ricercatori ad alcune nuove conclusioni. La prima riguarda la natura delle orbite planetarie nei sistemi multi-pianeta.

"Mentre studi precedenti avevano dedotto che i piccoli pianeti e i sistemi con più pianeti in transito tendono ad avere eccentricità orbitali minori, questi risultati si basavano su modelli complessi", ha affermato il coautore Eric Ford del Dipartimento di Astronomia e Astrofisica della Penn State University.
Il nostro nuovo risultato è una dimostrazione più diretta e indipendente dal modello che i sistemi con più pianeti in transito hanno più orbite circolari”.

"È passato più di un decennio da quando Keplero ha cessato la raccolta di dati dal suo campo visivo principale", scrivono gli autori. "Tuttavia, l'elenco dei candidati pianeti Keplero rimane la raccolta più ampia e omogenea di esopianeti conosciuta".