Questa configurazione "proibita" di un enorme pianeta in orbita attorno a una stella relativamente minuta potrebbe sfidare le teorie su come si formano i pianeti giganti gassosi.

L'esopianeta in questione orbita attorno a una stella nana rossa denominata TOI 5205 che è molto più fredda e più piccola del Sole. Queste stelle sono piccole, hanno temperature relativamente basse e sono il tipo più comune nella Via Lattea.
Sebbene in media questa classe di stelle ospiti attorno a sé più pianeti rispetto ad altre classi di astri, in precedenza si credeva che la loro formazione rendesse improbabile la nascita di giganti gassosi. La scoperta di questo esopianeta, designato come TOI 5205b, mette in discussione queste teorie.

Il pianeta è stato scoperto con il telescopio Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA e successivamente confermato e caratterizzato dal team utilizzando vari telescopi e strumenti terrestri.


Un pianeta che non dovrebbe esistere

Sebbene i giganti gassosi siano stati scoperti in precedenza intorno a stelle nane M, nessuno di loro è stato mai visto in orbita attorno a una stella di massa così piccola.

I pianeti si formano in dischi rotanti di gas e polvere chiamati "dischi protoplanetari" che circondano le giovani stelle. Questo materiale è ciò che resta della stessa materia che è collassata per dare vita alla stella stessa. Quando gli agglomerati più densi collassano sotto la loro stessa gravità, nascono i nuclei dei pianeti che, quindi, raccolgono altro materiale. Gli attuali modelli di formazione dei pianeti suggeriscono che per far nascere un gigante gassoso ci vuole materiale equivalente a 10 volte la massa della Terra. Questo prima forma un nucleo roccioso che, a sua volta, continua ad accumulare gas in un processo che avviene piuttosto rapidamente.

"Se all'inizio non c'è abbastanza materiale roccioso nel disco per formare il nucleo, allora non si può formare un pianeta gigante gassoso. E alla fine, se il disco evapora prima che si formi il nucleo massiccio, allora uno non si può formare un pianeta gigante gassoso. Eppure TOI-5205b si è formato nonostante questi paletti", ha spiegato nel comunicato Shubham Kanodia, leader della scoperta pubblicata su The Astronomical Journal. "Sulla base della nostra attuale comprensione della formazione dei pianeti, TOI-5205b non dovrebbe esistere; è un pianeta 'proibito'".

La disparità di dimensioni nelle dimensioni è così grande che quando TESS ha utilizzato il metodo del transito per cercare l'esopianeta, quest'ultimo ha causato un calo di luminosità sulla sua stella ospite del 7%.
Questo estremo calo di luce o tecnicamente "grande profondità di transito" potrebbe rendere il sistema ideale per le indagini di follow-up con il James Webb Space Telescope (JWST).