Nei giorni scorsi sono stati finalmente aperti i cantieri nei due siti in Africa e in Australia che ospiteranno lo Square Kilometer Array Observatory (SKAO), il più grande radiotelescopio del mondo. Ci sono voluti 30 anni di preparativi e un anno e mezzo di lavori di pre-costruzione, per iniziare la costruzione dell'array SKA-Mid, situato nel deserto del Karoo in Sud Africa, e dell'array SKA-Low, nell'Australia occidentale a nord di Perth.
Tra i progetti precursori, vale la pena citare il sudafricano MeerKAT e l'italiano SAD, presso il Sardinia Radio Telescope.
L'array sud-africano analizzerà il cielo nella gamma di frequenze medie, da 350 MHz a 15,4 GHz, utilizzando 197 parabole di 15 metri di diametro ciascuna. Invece il complesso australiano si baserà su ben 131072 antenne a dipolo, per rilevare le onde radio di bassa frequenza tra 50 e 350 MHz.
Rappresentazione artistica delle antenne a dipolo del sistema SKA-Low. - Credits: SKAO.int
Grazie alle sue enormi dimensioni, SKAO sarà estremamente sensibile, consentendo agli astronomi di rilevare segnali provenienti da oggetti nelle zone più remote dello spazio e del tempo. "I telescopi SKA rivoluzioneranno davvero la nostra comprensione dell'universo", ha affermato Catherine Cesarsky, presidente del consiglio SKAO, che ha partecipato alla cerimonia inaugurale presso il sito sudafricano. "Ci permetteranno di studiare la sua evoluzione e alcuni dei suoi fenomeni più misteriosi con dettagli senza precedenti, e questo è davvero eccitante per la comunità scientifica".
I telescopi, come suggerisce il nome, avranno un'area di raccolta totale di un chilometro quadrato e saranno completati entro la fine di questo decennio; tuttavia, gli astronomi sperano di poter iniziare ad utilizzare alcune delle antenne non appena la loro costruzione sarà terminata. Le prime due stazioni a dipolo dovrebbero essere completate entro maggio 2023, mentre la prima parabola dovrebbe essere installata nell'aprile 2024, seguita dal completamento di altre tre o quattro parabole ogni mese, secondo il comunicato SKAO. Le prime quattro antenne SKA-Mid e le sei stazioni SKA-Low saranno in grado di lavorare insieme come un unico telescopio, combinandone i segnali..
Rappresentazione artistica di SKA-Mid - Credits: SKAO.int
La costruzione del telescopio richiederà la posa di una vasta infrastruttura energetica ed una rete di fibre ottiche per collegare e supportare le antenne; queste saranno disposte su un disegno a spirale, con un diametro di 3.000 chilometri. Questa configurazione, sfruttando la rotazione terrestre, consentirà una copertura ottimale delle caratteristiche delle radiosorgenti a varie scale.
Dal giugno 2021, quando il consiglio SKAO ha finalmente approvato la costruzione, l'organizzazione ha selezionato le aziende chiave per completare questa parte dell'installazione. Negli ultimi 18 mesi l'Osservatorio ha stipulato oltre 40 contratti per un valore superiore a 150 milioni di euro. Lunedì, durante le cerimonie nei due siti di costruzione, sono stati annunciati importanti nuovi contratti di costruzione, per un valore di oltre 300 milioni di euro. L'importo totale dei fondi stanziati finora ammonta a quasi 500 milioni di euro.
Le condizioni contrattuali includeranno le comunità locali "Vogliamo essere buoni vicini per tutti gli stakeholder locali in cui si trova la nostra infrastruttura", ha affermato il Prof. Diamond. “È importante fare la nostra parte nel sostenere l'economia locale oltre che nazionale, e stiamo facendo la nostra piccola parte per assicurarci che sia così. Ad esempio, abbiamo incaricato gli appaltatori di infrastrutture di garantire che anche le imprese locali siano coinvolte e traggano vantaggio da tali contratti".
L'organizzazione SKA, alla cui nascita l'Italia ha fornito un contributo essenziale tramite l'INAF, è una compagnia privata non-profit che ha supervisionato la fase di design. SKAO è una organizzazione intergovernativa analoga ad altre istituzioni scientifiche famose e di successo, come il CERN, l'ESO e l'ESA. Il suo quartier generale è situato in Gran Bretagna.