Finora sappiamo per certo che nell'Universo esiste almeno un pianeta che ospita la vita, il nostro. E questo è l'unico esempio che abbiamo nella ricerca di altri mondi abitabili e della vita extraterrestre. Ma ci sono molti fattori in gioco e capire quali contribuiscono all'abitabilità della Terra è estremamente complicato. Una migliore comprensione, avrebbe importanti implicazioni e fornirebbe una nuova serie di parametri in base ai quali valutare l'abitabilità potenziale.
"Se la posizione di Giove rimanesse la stessa, ma la forma della sua orbita cambiasse, potrebbe effettivamente aumentare l'abitabilità di questo pianeta", ha detto la scienziata planetaria Pam Vervoort dell'Università della California, Riverside. "Molti sono convinti che la Terra sia l'epitome di un pianeta abitabile e che qualsiasi cambiamento nell'orbita di Giove, essendo il pianeta massiccio che è, potrebbe solo essere dannoso per la Terra. Dimostriamo che entrambe le ipotesi sono sbagliate".

 

Punti di vista

Sebbene al momento non disponiamo di strumenti in grado di valutare in modo definitivo l'abitabilità di un esopianeta, gli scienziati hanno raccolto una popolazione di mondi a cui dovremmo dare un'occhiata più da vicino, sulla base di diverse caratteristiche.
La prima di rilievo è la posizione dell'esopianeta in relazione alla sua stella ospite: non devono essere troppo vicini da far evaporare l'acqua liquida superficiale, né così distanti da farla congelare. Il secondo punto riguarda le dimensioni e la massa dell'esopianeta che potrebbe essere roccioso come la Terra o Venere, o gassoso come Giove, Saturno o Urano. Questi ultimi, ad esempio, potrebbe aver giocato un ruolo importante nell'abitabilità del nostro pianeta e la stessa cosa potrebbe accadere in sistemi planetari che ospitano almeno un gigante gassoso ma con alcune avvertenze.

Nel 2019 il team internazionale di ricercatori ha pubblicato uno studio in cui si dimostrava, sulla base di simulazioni, che alterare l'orbita di Giove potrebbe rendere molto rapidamente instabile l'intero Sistema Solare. Ora, nuove simulazioni hanno dimostrato che può essere vero il contrario, il che aiuterà a restringere la gamma delle orbite dei giganti gassosi che aiutano o ostacolano l'abitabilità.

Grande Giove

Attualmente, Giove ha un'orbita solo leggermente ellittica, quasi circolare. Tuttavia, se l'orbita si allungasse, avrebbe evidenti effetti sul Sistema Solare. Questo perché Giove è massiccio, 2,5 volte la massa di tutti gli altri pianeti del sistema messi insieme.
Se l'eccentricità dell'orbita di Giove fosse diversa, lo sarebbe anche quella della Terra. Il nostro pianeta si inclinerebbe di più sul proprio asse di rotazione, accentuando le variazioni stagionali. Queste diventerebbero più estreme con il ghiaccio marino invernale si estenderebbe a un'area quattro volte più grande di quella attuale. Quindi, "l'abitabilità dei pianeti simili alla Terra aumenta con l'eccentricità di un compagno simile a Giove, a condizione che l'obliquità media sia sufficientemente bassa da mantenere temperature temperate su gran parte della sua superficie durante tutto l'anno orbitale", scrivono gli autori.

Questi risultati possono essere applicati a qualsiasi sistema multi-pianeta scoperto nel cosmo, per valutarne la potenziale abitabilità di altri mondi, hanno affermato i ricercatori. Ma evidenziano anche quanti fattori possono aver influenzato la nostra presenza su questo "pallido punto blu".

"Avere acqua sulla sua superficie [è] una prima metrica molto semplice e non tiene conto della forma dell'orbita di un pianeta o delle variazioni stagionali che un pianeta potrebbe subire", ha affermato l'astrofisico Stephen Kane dell'Università della California, Riverside. "È importante capire l'impatto che Giove ha avuto sul clima terrestre nel tempo, come il suo effetto sulla nostra orbita ci ha cambiato in passato e come potrebbe cambiarci ancora una volta in futuro".