Era il 6 Febbraio 2018 quando Elon Musk realizzò lo spot pubblicitario più spettacolare di tutti i tempi: il vettore Falcon Heavy effettuò il suo volo inaugurale da Cape Kennedy, portando in orbita una Tesla Roadster rosso fiammante con a bordo un passeggero speciale, un manichino in tuta spaziale, simbolo delle future imprese oltre l'orbita terrestre. In quella occasione, peraltro, i due vettori laterali (boosters) effettuarono anche un incredibile atterraggio sincrono sulla terraferma, una scena di fronte alla quale era impossibile rimanere indifferenti!

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 Due immagini dal volo inaugurale di Falcon Heavy che resteranno icone nella storia: in alto, l'atterraggio sincrono dei due booster (di fatto primi stadi di Falcon-9 modificati), in basso, l'ultima inquadratura trasmessa dalla roadster mentre si allontana dalla Terra - Credits: SpaceX/E.Musk - Processing: Marco Di Lorenzo

 Dopo la spinta finale del secondo stadio, la roadster abbandonò il campo gravitazionale terrestre diretta verso le regioni esterne all'orbita del pianeta. Purtroppo, i contatti radio vennero persi circa 12 ore dopo il lancio ma, fino al 27 Marzo, gli osservatori a Terra continuarono a seguire quella debole stellina che si muoveva nel cielo. Questo permise di stabilire la sua orbita, che è risultata avere un periodo di 1,53 anni e un afelio che si spinge oltre l'orbita di Marte, fino a 1,67 unità astronomiche dal Sole. La roadster ha effettivamente raggiunto tale distanza già due volte (l'ultima nel Maggio di quest'anno) e, la mattina del 7 Ottobre, ha incrociato l'orbita marziana mentre il pianeta rosso si trovava a passare poco distante, a soli 7,41±0,05 milioni di km di distanza (con un intervallo di confidenza del 90%); la velocità relativa è stata di 8,15 km/s e, nell'immagine di apertura, mi sono divertito ad immaginare la scena vista da StarMan, utilizzando una immagine reale scattata pochi giorni fa dalla sonda europea Mars Express e sostituendola alla Terra che campeggiava nell'immagine originale di 2,5 anni fa.

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Diagramma con le orbite e le posizioni dei pianeti e della Tesla Roadster il 7 ottobre  - Credits: Heavens Above / DLR

 Questo è stato il primo incontro ravvicinato di Starman con Marte e, per una curiosa coincidenza, è coinciso con il momento di massimo avvicinamento di Marte alla Terra da due anni a questa parte, circa 62 milioni di km. Non si tratta però dell'ultimo incontro col pianeta rosso e nemmeno del più ravvicinato: il prossimo approccio, infatti, è previsto nell'Aprile 2035 e in quella occasione la distanza nominale sarà di soli 2,3 milioni di km; anzi, c'è una probabilità del 5% che possa risultare inferiore a 1,4 milioni di km ma l'impatto con il pianeta è comunque da escludere. Nel 2047, poi, la roadster dovrebbe riavvicinarsi a poco meno di 5 milioni di km dalla Terra e, nel corso di questo secolo, sono previsti altri due passaggi ravvicinati con Marte e almeno altri 4 incontri con i due pianeti ma a distanze più remote (tra 7,5 e 26,5 milioni di km). Il destino finale della roadster è ignoto, date le incertezze sull'orbita, ma le simulazioni statistiche ci dicono che, entro poche decine di milioni di anni, dovrebbe bruciare entrando nell'atmosfera di Marte o, più probabilmente, della Terra (per ulteriori dettagli sull'argomento, si veda l'articolo pubblicato dal sottoscritto a poche settimane dal lancio della roadster).

 Concludiamo con una immagine fantasiosa e ironica, magistralmente realizzata in computer grafica dall'artista rumeno Andrei Locatusu nel 2019; essa ritrae un malinconico StarMan finalmente atterrato sul desolato pianeta rosso con la sua auto, in attesa che il primo equipaggio umano vada a recuperarlo...

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https://7905d1c4e12c54933a44d19fcd5f9356-gdprlock/SpaceX/status/1313974379999494144?s=20
https://www.flickr.com/photos/esa_marswebcam/50435478837/
https://eu.usatoday.com/picture-gallery/money/cars/2019/07/31/tesla-roadster-artist-imagines-what-ev-colonized-mars-might-look-like/1866133001/