Ci eravamo lasciati al quarto cambiamento di orbita terrestre per l'ambiziosa missione di esplorazione lunare da parte dell'India, partita il 22 luglio. Dopo una quinta manovra avvenuta con successo il 6 agosto, che ha ulteriormente innalzato l'apogeo a 143000 km (pari al 37% della distanza media tra la Terra e la Luna), i motori di Chandrayaan-2 sono stati accesi nuovamente alle 20:51 di ieri, quando in India erano già le 2:21 di oggi; il "burn", effettuato come gli altri in prossimità del perigeo, è durato 5 minuti e 3 secondi ed ha innalzando la quota di apogeo oltre la distanza lunare (414000 km). Questo significa che, di fatto, la sonda non tornerà mai più indietro perché, tra una settimana, essa entrerà nella sfera di influenza della Luna, e in quel momento i motori a combustibile liquido verranno accesi nuovamente per ridurre la differenza di velocità e farla entrare nella prima orbita lunare allungata. Da lì in poi, assisteremo alla stessa sequenza di manovre orbitali invertita, con l'apolunio (distanza massima dalla Luna) che verrà progressivamente abbassata per 4 volte, fino a raggiungere un'orbita quasi perfettamente circolare a circa 120 km dalla superficie selenica a inizio Settembre.

Lunar Transfer

Gli sguardi tesi ma al tempo stesso compiaciuti dei responsabili missione, durante il burn di ieri - Credits: Department of Space, Indian Space Research Organisation - Processing: Marco Di Lorenzo

 I progressi della missione vengono monitorati tramite il "Mission Operations Complex" (MOX) presso l' "ISRO Telemetry, Tracking and Command Network" (ISTRAC) di Bengaluru (Bangalore), con il supporto delle antenne dell' "Indian Deep Space Network" (IDSN) a Byalalu, alcuni chilometri più a Ovest; fin dall'inizio della missione, la telemetria ha mostrato che tutti i sistemi a bordo funzionano normalmente. 

 L'immagine di apertura mostra la sequenza completa di manovre orbitali terrestri; ricordiamo che le linee indicano i valori ufficialmente dichiarati per le altezze mentre i simboli sono i dati presi dal portale Celestrak e basati su misure del Norad. L'intero set di operazioni fatte e da effettuare viene riassunto nelle seguenti due tabelle, una per l'orbita terrestre ormai abbandonata, l'altro per quelle lunari; in quest'ultimo caso, naturalmente, orari e altezze sono solo quelli pianificati e in futuro aggiorneremo le colonne "in verde" con i dati reali (in azzurro sono invece le colonne calcolate dal sottoscritto); i tempi sono sempre quelli del fuso indiano, cui vanno tolte 5,5 ore per ottenere il nostro orario.

orbite 4

 Dopo il raggiungimento dell'orbita finale, il 2 settembre il lander Vikram (con all'interno il piccolo rover Pragyan) si staccherà dall'orbiter e, compiute due orbite, inizierà la discesa controllata per posarsi, si spera, nell'emisfero lunare meridionale il 7 settembre.

 

https://www.isro.gov.in/update/14-aug-2019/chandrayaan-2-successfully-enters-lunar-transfer-trajectory