Lo scorso settembre Curiosity aveva abbandonato la regione "Murray" ed era salito su una scarpata alta una quindicina di metri, inizialmente chiamata "Hematite Ridge" per via dell'abbondanza del minerale ferroso, poi ribattezzata "Vera Rubin Ridge" in onore dell'astronoma statunitense scomparsa da poco. Dopo aver passato quasi 8 mesi su questo altopiano, spostandosi prima a Sud e poi verso Est e facendo numerose soste in località geologicamente interessanti, il team a terra ha deciso di deviare dal percorso di massima precedentemente stabilito che prevedeva la ripresa della marcia meridionale verso il Monte Sharp. E così, nei giorni scorsi, il rover ha effettuato l'operazione contraria discendendo dalla scarpata e tornando nella pianura a Nord di essa, la "Murray formation"; nell'effettuare la discesa, ha affrontato pendenze negative di oltre 16°, come si può vedere nel Mission Log aggiornato.

 Il rover è ora posizionato su un pendio sabbioso cosparso di rocce, come mostrato nel mosaico a largo campo in apertura e anche nel mosaico analogo riportato qui sotto, basato sulle immagini riprese 2 giorni prima dalla sommità del Vera Rubin Ridge, prima di iniziare la discesa; in entrambe le riprese è facilmente riconoscibile, ripreso da due diverse prospettive, un piccolo cratere chiamato "Taconite", il cui interno è parzialmente ricoperto dalla sabbia; si tratta probabilmente un accumulo causato dalla prevalente direzione dei venti combinata con la particolare orografia di quel punto.

2032 Nr C

Sol2032, mosaico colorizzato di 5 riprese effettuate dalla "right Navcam"; attualmente Curiosity si trova nella regione al centro dell'immagine - Credit: NASA/JPL-Caltech/MSS - Processing: M. Di Lorenzo (DILO) / K.Kremer

 Come raccontato nell'ultimo "Mission Update", i piani per questo weekend coprono solo due sol, in modo da riallineare le attività il team scientifico evitando di stare svegli nel mezzo della notte per coordinare le attività del rover (questo avviene a causa della durata leggermente maggiore del sol marziano rispetto al giorno terrestre).

 Nei prossimi giorni, dopo aver analizzato le rocce in questa regione sia con la Mastcam che con ChemCam, MAHLI e APXS, il cielo stesso attirerà l'attenzione di Mastcam e Navcam, con osservazioni di polvere nell'atmosfera, "dust devils" e  nuvole mattutine. Successivamente, Curiosity effettuerà uno spostamento di circa 50 m a Est posizionandosi in prossimità di due prominenti affioramenti verticali più a est lungo la cresta di Vera Rubin, riconoscibili a destra nella route-map sottostante, tratta da quella ufficiale basata sulle immagini MRO (ma con colori più realistici e con il percorso meglio visibile in rosso). Questi sono obiettivi di alto interesse per la prossima settimana, in quanto il team spera di fornire ulteriori informazioni sulla struttura e sulla formazione della cresta stessa. In seguito CheMin condurrà un'analisi delle celle vuote, in preparazione di una nuova perforazione con il trapano.

cammino

Routemap degli ultimi 8 mesi, con i punti di salita e discesa dal Vera Rubin Ridge - Credit: NASA/JPL/MRO - Processing: M. Di Lorenzo (DILO)