Il più grande acceleratore di particelle al mondo è stato riavviato ad aprile e da oggi, funzionerà 24 ore su 24 per quasi quattro anni con un'energia record di 13,6 trilioni di elettronVolt, ha annunciato l'European Organisation for Nuclear Research (CERN). L'esperimento invierà due fasci di protoni in direzioni opposte quasi alla velocità della luce attorno a un anello di 27 chilometri sepolto a 100 metri sotto il confine franco-svizzero. Le collisioni risultanti saranno registrate e analizzate da migliaia di scienziati come parte di una serie di esperimenti, tra cui ATLAS, CMS, ALICE e LHCb, che utilizzeranno questa nuova potenza per sondare la materia oscura, l'energia oscura e altri misteri fondamentali del cosmo.

1,6 miliardi di collisioni al secondo

"Miriamo a fornire 1,6 miliardi di collisioni protone-protone al secondo" per gli esperimenti ATLAS e CMS, ha affermato Mike Lamont, capo degli acceleratori e della tecnologia del CERN. Questa volta i fasci di protoni saranno ridotti a meno di 10 micron (un capello umano ha uno spessore di circa 70 micron) per aumentare il tasso di collisione, ha aggiunto. Il nuovo tasso di energia consentirà di indagare ulteriormente sul bosone di Higgs, osservato per la prima volta dal Large Hadron Collider il 4 luglio 2012. "Il bosone di Higgs è correlato ad alcune delle questioni aperte più profonde della fisica fondamentale di oggi", ha detto il direttore generale del CERN Fabiola Gianotti, che ne ha annunciato per la prima volta la scoperta dieci anni fa.

Rispetto al settaggio di quando è stato scoperto il bosone, questa volta ci saranno 20 volte più collisioni.
"Si tratta di un aumento significativo, che apre la strada a nuove scoperte", ha affermato Lamont.

Joachim Mnich, capo della ricerca e dell'informatica del CERN, ha affermato che c'è ancora molto da imparare sul bosone.
"Il bosone di Higgs è davvero una particella fondamentale o è un composto?", si chiede. "È l'unica particella del tipo Higgs che esiste o ce ne sono altre?"

Esperimenti passati hanno determinato la massa del bosone di Higgs, così come quella di oltre 60 particelle composite previste dal Modello Standard, come il tetraquark. Ma Gian Giudice, capo del dipartimento di fisica teorica del CERN, ha detto che osservare le particelle è solo una parte del lavoro. "La fisica delle particelle non vuole semplicemente capire il come, il nostro obiettivo è capire il perché", ha detto. "Sta iniziando una nuova stagione della fisica", ha detto il CERN.