I fotogrammi tratti dal video, presumibilmente ripresi da un qualche tipo di vascello-drone, mostrano il booster nel momento in cui diventa sub-sonico creando la improvvisa condensazione del vapore acqueo lungo il cono di compressione del fronte d'urto (immagine in alto a destra), l'ingresso in uno strato di nuvole, l'accensione dei 13 motori raptor e l'esplosione (con annesso incendio) di uno di essi durante il primo "landing burn" per decelerare e, infine, la fase di librazione in verticale a meno di 100 metri dalla superficie del mare, con i soli 3 raptor centrali in funzione. Sfortunatamente, il video si interrompe un attimo prima che i motori vengano spenti definitivamente e il booster si inabissi nel mare. Il tutto è avvenuto a 6 km dal luogo di lancio dove, in contemporanea, i bracci meccanici (chopsticks) montati sulla torre venivano azionati per abbracciare virtualmente il booster, simulando la manovra di cattura che potrebbe realmente avvenire nel prossimo test IFT-5, durante l'estate. Questo tipo di documentazione dall'esterno si rivelerà sicuramente utile nell'analisi di quanto è successo e nel miglioramento delle prestazioni durante i prossimi voli; sarebbe bello avere qualcosa di simile anche per il rientro e l'ammaraggio dell'orbiter S29, cosa possibile solo quando il secondo stadio sarà capace di effettuare una discesa di precisione in un luogo ben definito come ha fatto il booster.