Questa incredibile coppia di immagini è tratta dalla diretta trasmessa dalla nave drone di SpaceX, in pieno oceano Atlantico, lo scorso sabato 8 ottobre al crepuscolo locale (in Italia era l'una passata di notte). Quella che vediamo a sinistra è la scia di scarico del motore Merlin del secondo stadio del Falcon-9, lanciato 5 minuti prima da Cape Canaveral e illuminato direttamente dal Sole, a circa 150 km di altezza. Il fenomeno è soprannominato "Jellyfish" (medusa) per il suo curioso aspetto ed è dovuto alla particolare illuminazione in controluce contro un cielo già buio a bassa quota; la coda a "zigzag" è invece costituita dallo scarico del primo stadio, deformato dalle correnti in alta quota. Se si aguzza la vista, nel cuore della medusa luminosa ed evidenziato da una freccia rossa, è possibile intravedere il primo stadio (booster) che ha già iniziato la sua discesa (essendo a circa 118 km di altezza) e si appresta ad accendere nuovamente i razzi per effettuare il suo "Entry Burn" nell'atmosfera. Nel fotogramma a destra, scattato 4 minuti dopo, il booster si è da poco posato sulla piattaforma oceanica, con la solita incredibile precisione; alle sue spalle vediamo ancora la "medusa" in via di dissolvimento.

 In questo lancio, partito dello "Space Launch Complex 40" (SLC-40), Falcon 9 ha inserito in orbita geostazionaria i due satelliti per telecomunicazioni Intelsat G-33 e G-34. Si è trattato del 14° lancio ed atterraggio per questo booster, già utilizzato in 10 missioni Starlink oltre a quelle di GPS III-3, Turksat 5A e Transporter-2.