La regione di formazione stellare, denominata Sagittarius C (Sgr C), si trova a circa 300 anni luce dal buco nero supermassiccio centrale della Via Lattea, Sagittarius A*. Si stima che in questa area si stiano formando circa 500.000 stelle e gli astronomi non comprendono pienamente come questo sia possibile in un ambiente così densamente affollato.

"Non sono mai stati ottenuti dati infrarossi su questa regione con il livello di risoluzione e sensibilità che otteniamo con Webb, quindi stiamo vedendo molte caratteristiche qui per la prima volta", ha detto nel comunicato il ricercatore principale del gruppo di osservazione Samuel Crowe, studente universitario presso l'Università di New York. Università della Virginia a Charlottesville. “Webb rivela un’incredibile quantità di dettagli, permettendoci di studiare la formazione stellare in questo tipo di ambiente in un modo che prima non era possibile”.

Il centro galattico è l’ambiente più estremo della nostra Via Lattea, dove le attuali teorie sulla formazione stellare possono essere messe alle prove più rigorose”, ha aggiunto il professor Jonathan Tan, uno dei consulenti di Crowe presso l’Università della Virginia.

L'area mostrata in questa immagine è larga circa 50 anni luce e si trova a circa 25.000 anni luce dalla Terra. Crowe e il suo team affermano che il centro galattico è abbastanza vicino da consentire al JWST di studiare le singole stelle. Ciò consente di raccogliere informazioni senza precedenti: ad esempio, gli astronomi si stanno chiedendo se le stelle più massicce nascono maggiormente al centro della Via Lattea, rispetto ai bracci della spirale.

 

La nuova immagine

 Tra le circa 500.000 stelle nell’immagine c’è un ammasso di protostelle, ossia stelle che si stanno ancora formando e guadagnando massa, che produce flussi che brillano come un falò nel mezzo di una nube scura a infrarossi. Al centro di questo giovane ammasso si trova una protostella massiccia, precedentemente nota, con una massa superiore a 30 volte quella del nostro Sole. La nube da cui emergono le protostelle è così densa che la luce delle stelle dietro di essa non riesce a raggiungere Webb, spiega la NASA. Nuvole più piccole nell'infrarosso punteggiano l'immagine, simili a buchi nel campo stellare. È lì che si stanno formando le future stelle.

Lo strumento NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb ha catturato anche l’emissione su larga scala dell’idrogeno ionizzato che circonda il lato inferiore della nuvola scura, mostrata in colore ciano nell’immagine. Tipicamente, dice Crowe, questo è il risultato di fotoni energetici emessi da giovani stelle massicce ma la vasta estensione della regione mostrata da Webb è una sorta di sorpresa che merita ulteriori indagini. Altre caratteristiche della regione che meritano attenzione sono le strutture aghiformi nell'idrogeno ionizzato, che appaiono orientate in modo caotico in molte direzioni.

Il centro galattico è un luogo affollato e tumultuoso. Ci sono nubi di gas turbolente e magnetizzate che stanno formando stelle, che poi colpiscono il gas circostante con i loro venti, getti e radiazioni in uscita”, ha detto Rubén Fedriani, altro ricercatore del progetto presso l’Instituto Astrofísica de Andalucía in Spagna. “Webb ci ha fornito moltissimi dati su questo ambiente estremo e stiamo appena iniziando ad approfondire”.

L'immagine a piena risoluzione può essere scaricata a questi link in formato tif e png.