Il Great Dimming Event (GDE) di Betelgeuse, in cui la stella supergigante rossa di Orione si è visibilmente sbiadita tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ha sconcertato e affascinato il mondo astronomico. Alcuni pensavano che la stella, che sta giungendo alla fine della sua vita, stesse per esplodere e diventare una supernova. Ora, con questa brillante immagine, gli astronomi hanno gettato nuova luce su come Betelgeuse sia diventata più scura, confermando che dopo tutto il GDE non è stato il precursore di una supernova spettacolare, per ora.

 Nell'immagine di apertura, vediamo Betelgeuse com'era a dicembre 2018, febbraio 2020 e dicembre 2020, dunque prima, durante e dopo il GDE. Un team guidato da Julien Drevon, Florentin Millour e Pierre Cruzalèbes dell'Università della Costa Azzurra (Francia) ha utilizzato lo strumento a infrarossi MATISSE sul VLTI (Very Large Telescope Interferometer) dell'ESO per ottenere immagini ad alta risoluzione della stella . Le immagini in alto qui mostrano la sua “superficie” o fotosfera, mentre quelle in basso tracciano il monossido di silicio, una molecola che può agire come un seme per formare granelli di polvere.

 L'occhio attento potrebbe notare che la fotosfera di Betelgeuse è diventata più luminosa durante il cosiddetto evento di oscuramento. Ora sappiamo che durante il GDE veniva prodotta polvere, il che faceva apparire la stella più fioca nella luce visibile, ma più luminosa per MATISSE poiché la polvere brilla nella luce infrarossa. Inoltre, i cambiamenti nella struttura della fotosfera, la disomogeneità nella distribuzione del monossido di silicio e il basso contrasto nelle immagini sono coerenti sia con il noto modello di espulsione di una nube di polvere, sia con  la formazione di una macchia fredda sulla superficie della stella. 

 La dimensione di Betelgeuse nel cielo è simile a quella di una moneta da 1 euro vista da 100 km di distanza. Il VLTI combina la luce di diversi telescopi per creare un telescopio “virtuale” molto più grande in grado di discernere piccole strutture su Betelgeuse. Grazie a ciò, possiamo osservare in dettaglio come questa stella massiccia invecchia ed evolve.