Nove giorni fa parlammo dell'asteroide 2023 QF5, insolitamente grande per essere un oggetto "Near Earth" appena scoperto. All'epoca, sulla base di 41 osservazioni condotte in una settimana, vennero individuati alcuni possibili impatti con il nostro pianeta, specialmente uno alla data del 10 marzo 2032; per esso, il sito NASA/CNEOS stimava una probabilità di impatto con la Terra pari a 0,67 parti per milione (ppm) mentre per l'europeo ESA/NEODyS le possibilità erano anche maggiori, 1,68 ppm. Si tratta comunque di probabilità ancora piuttosto basse e, di conseguenza, l'evento era comunque relegato al gradino 0 della scala di Torino, dunque un rischio assolutamente trascurabile.

 La situazione non è mutata fino a ieri, quando due nuove osservazioni sono state aggiunte, raddoppiando quasi l'arco temporale abbracciato dalle misure disponibili. Questo ha portato a rifinire l'orbita, restringendo il ventaglio di possibili traiettorie future, ora più "dense"; dato che questo ventaglio investe ancora il nostro pianeta nel 2032, inevitabilmente si produce un aumento di probabilità. Adesso i due siti americano ed europeo forniscono, rispettivamente, probabilità di 3,0 ppm e 4,6 ppm (ovvero una possibilità su 330000 e 1 su 218000, rispettivamente). Associati a questo asteroide, in realtà, ci sono ulteriori possibili impatti ma sono tutti meno probabili di almeno un ordine di grandezza e tutti più remoti nel tempo. 

QF5 Torino e
Evoluzione della posizione di 2223QF5 (evento del 2023, stella rossa) nella scala di Torino in base alle ultime due stime fornite da ESA/NEODyS - Done by Marco Di Lorenzo 

 Sebbene si tratti ancora di probabilità decisamente ridotte, esse cominciano ad essere non del tutto trascurabili e infatti l'evento del 2032, oltre ad essere quello più in alto sulla classifica della "Scala di Palermo" (-1,45 per CNEOS e -1,23 per NEODyS), è salito anche sul primo livello della scala di Torino, come era prevedibile. Ricordiamo che, mentre la seconda scala è discreta ed è stata creata per comunicare al grande pubblico la pericolosità considerando solo la probabilità di impatto e il potenziale distruttivo eventualmente liberato, la prima scala è logaritmica ed è rivolta ad astronomi e specialisti; essa tiene conto anche della distanza temporale dell'evento ed il fatto che, in questo caso, esibisca un valore negativo inferiore a -1 indica che, statisticamente, da qui al 2023 ci si aspetta comunque che qualche oggetto di dimensioni paragonabili o maggiori possa venirci addosso con una probabilità che è oltre un ordine di grandezza maggiore a quella specifica di 2023 QF5 nel 2032!

 Naturalmente, non è il caso di allarmarsi per ora. Come abbiamo spiegato ormai innumerevoli volte, in genere la probabilità di impatto cresce inizialmente per poi crollare a zero quando, con l'aggiunta di nuove osservazioni, la fascia di incertezza non interseca più il nostro pianeta e quasi certamente succederà anche in questo caso, nelle prossime settimane. Se questo non dovesse avvenire e l'impatto, migrando verso destra nel grafico qui sopra, dovesse entrare nella fascia di pericolosità 2 o addirittura 4/5, allora si dovrà cominciare a pensare seriamente a possibili contromisure da prendere con una certa urgenza dato che il 2032 non è lontano e allestire e lanciare una missione di deviazione non è certo cosa semplice ed immediata!

Aggiornamento del 7 settembre:  Le ultime osservazioni hanno ridimensionato la pericolosità di 2023 QF5, che ora esibisce come significativo solo l'impatto del 2032, tornato al livello 0 sulla scala di Torino. 

Aggiornamento del 11 settembre:  nuove osservazioni (50 in tutto) hanno fatto risalire la probabilità di impatto nel 2032 a 0,90 ppm per CNEOS e 0,51 ppm per NEODyS; l'evento rimane comunque al livello 0 sulla scala di Torino. 

Aggiornamento FINALE del 12 settembre:  l'aggiunta di 7 nuove osservazioni ha fatto crollare la probabilità di impatto nel 2032 a 0,030 ppm per CNEOS e soli 0,0015 ppm per NEODyS; sulla scala di Palermo, l'evento è sceso a -3,44 e -4,73 rispettivamente. E' probabile che, da ora in poi, le probabilità scenderanno ulteriormente e l'oggetto uscirà definitivamente dalla lista dei potenziali impattatori, pertanto non sono previsti ulteriori aggiornamenti...