Aggiornamento del 12 marzo: con l'aggiunta di 19 ulteriori osservazioni, il'incertezza sui parametri orbitali si è più che dimezzata e questo ha permesso di escludere definitivamente la possibilità di futuri impatti o anche solo di passaggi ravvicinati per almeno un secolo. Pertanto, già ieri pomeriggio l'oggetto è stato rimosso dalla lista dei potenziali impattatori secondo cneos.

Aggiornamento del 9 marzo: dopo 3 giorni senza aggiornamenti, l'auspicato calo la pericolosità è avvenuto: grazie a 10 nuove osservazioni e ad un incremento di 3 giorni nella finestra di tempo abbracciata, la conoscenza dell'orbita è sensibilmente migliorata e le probabilità di impatto sono scese notevolmente, soprattutto alla prima data del 2074. Naturalmente il valore sulla scala di Torino è diventato zero.

 2020 DR2 plots 0309

Data source: CNEOS/JPL/NASA - Processing/Plots: Marco Di Lorenzo

 Non succede spesso che un oggetto nella lista gestita dal "Center for Near Earth Objects Studies" (NEOS) del JPL raggiunga il primo livello di attenzione nella scala di Torino; in genere, ci si ferma sempre al livello zero che si traduce in "oggetto praticamente innocuo", mentre il livello 1 implica che l'oggetto merita un monitoraggio continuo, anche se la probabilità di impatto è comunque estremamente bassa. La scala di Torino, lo ricordiamo, è una classificazione qualitativa basata sulla probabilità di impatto e sulle dimensioni dell'oggetto; è stata introdotta nel 1999 durante lo svolgimento di una conferenza nella città piemontese e da allora la frequenza dei casi in cui si è raggiunto il livello 1 è stato inferiore a una volta l'anno, mentre solo il celebre Apophis si spinse brevemente fino al livello 4, alla fine del 2004.

 Torino scale

Descrizione delle varie fasce nella scala di Torino; nella figura in alto una croce indica la collocazione attuale dell'asteroide 2020 DR2 - Credits: encicprotezionecivile/themeter.net - Processing: Marco Di Lorenzo

 L'asteroide in oggetto si chiama 2020 DR2 ed è stato scoperto dal "solito" osservatorio Catalina lo scorso 20 Febbraio; un paio di giorni dopo, ha raggiunto la massima luminosità, con magnitudine apparente 17,75.  Essendo un oggetto di grosse dimensioni, con un diametro stimato di quasi 600 metri, è decisamente luminoso e in una settimana ha ricevuto oltre 160 osservazioni astrometriche, cosa che ha consentito di affinarne progressivamente l'orbita; in genere, questo affinamento riduce rapidamente la probabilità di impatto ma, in questo caso, è successo il contrario: mentre 6 giorni fa si contavano 14 potenziali date con una probabilità cumulativa di 2,0 ppm (parti per milione), ora le date si sono ridotte a 3 ma la probabilità totale di impatto è cresciuta a 11 ppm. Come si vede nella tabella sottostante, i due eventi più significativi (quelli che sono appunto nel primo livello della scala di Torino) cadono nel Settembre del 2074 e 2081. In caso di collisione con la Terra, data anche l'elevata velocità d'impatto (23,6 km/s), si svilupperebbe una energia dell'ordine di 19000 Mton, superiore all'intero arsenale nucleare mondiale!

2020 DR2 cneos impact

Potenziali impatti di 2020 DR2 tratti dal sito CNEOS - Credits: JPL/NASA

 Facciamo un confronto con quanto dice il sito "concorrente" europeo, il NEODyS:

2020 DR2 NEODyS impact

Potenziali impatti di 2020 DR2 tratti dal sito NEODyS - Credits: JPL/NASA

 Come si vede, le probabilità non sono molto diverse però c'è anche un impatto (poco probabile) nel 2076; i valori sulla scala di Palermo sono leggermente più alti.

 Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni? Sicuramente si aggiungeranno molte altre osservazioni, poiché l'asteroide si manterrà più luminoso della magnitudine 20 per quasi tutto il mese di Marzo e, peraltro, sta salendo dall'emisfero Sud a quello settentrionale. La conoscenza dell'orbita può e deve migliorare dal momento che, per ora, il "condition code" è ancora alto, pari a 8. Come conseguenza, lo scenario più probabile è che, raggiunto un picco, la pericolosità crollerà e 2020 DR2 potrebbe diventare alla fine innocuo. Anche se non dovesse andare così, c'è comunque tutto il tempo per decidere se e come intervenire per cambiare l'orbita di questo insidioso asteroide...