Comet ISON double tail

Credit: Michael Jäger/spaceweather.com

A dispetto di tutte le previsioni pessimistiche, la cometa ISON, ormai prossima al perielio, si è illuminata sufficientemente da essere visibile con un buon binocolo.

Il 28 novembre sarà il "giorno del giudizio": la sua orbita la porterà a soli 1,2 milioni di chilometri dal Sole e allora vedremo di che stoffa è fatta!

La cometa è ora in viaggio attraverso la costellazione della Vergine ed è visibile sul basso orizzonte orientale prima dell'alba.

In realtà, la ISON non è la sola cometa presente nel cielo di novembre ma è insieme da altre tre compagne:

  • C/2013 R1 Lovejoy, scoperta pochi mesi fa dall'australiano Terry Lovejoy.
    Passerà al perielio il 22 Dicembre a 0,822 UA;
  • 2P/Encke, cometa secolare, scoperta a fine 700, si avvicina alla Terra ogni 3 anni e 3 mesi.
    Raggiungerà il perielio il 21 novembre;
  • C/2012 X1 LINEAR.
    Quest'ultima potrebbe essere entrata in una fase di "outburst", il che non significa che si sia disintegrata ma di certo potrebbe renderla meno resistente al calore del Sole: l'evento è stato registrato e ben documentato dal gruppo di astronomi italiani dell'Osservatorio di Remanzacco.

Comete di Novembre

Credit: Stellarium/ astroperinaldo.it

La ISON ora brilla come una stella di magnitudine 8, troppo debole per essere vista ad occhio nudo ma facile da individuare con un binocolo o un piccolo telescopio.
Ci si aspetta che, già nel corso di questa settimana, la cometa possa diventare visibile anche ad occhio nudo, per alcuni eletti, in condizioni ottimali, ma sarà sempre più difficile osservarla man mano che si avvicina al Sole (e lo sta facendo molto rapidamente, muovendosi a 50 chilometri al secondo).
Così, il momento migliore, se tutto andrà bene, sarà ai primi di dicembre quando salirà più alta nel cielo notturno.

Il grafico seguente raccoglie tutti i dati relativi alla luminosità della ISON trasmessi al Minor Planet Center.

ISON Light Curve 11 november

Credit: CIOC/Matthew Knight

La ISON è una cometa Sungrazing e sta seguendo un'orbita che la porterà attraverso l'atmosfera esterna estesa del Sole, dove sperimenterà un intenso bombardamento della radiazione solare che ne farà sublimare la superficie ad un ritmo allarmante, con sollecitazioni strutturali estreme.

Fino ad ora, la tendenza di luminosità della cometa ha mantenuto un ritmo di frustrante lentezza ma ora sembra manifestare una buona ripresa.

Il team CIOC (NASA Comet ISON Observing Campaign) prevede che la luminosità di picco potrebbe agirarsi tra magnitudine -7 e +5, più precisamente tra -3 e -5.

ISON Chandra

La cometa ISON ripresa dal telescopio spaziale Chandra X-Ray
Credit: Casey Lisse/Chandra

Nella bellissima immagine in apertura è visibile la cometa ISON con una doppia coda: una di gas ionizzato e l'altra di polveri.
La sottile coda gassosa viene spinta quasi perfettamente in direzione opposta al Sole; la coda di polveri, invece, è più pesante per cui viene meno influenzata dal vento solare. Tale materiale tende a rimane nel punto ove è stato rilasciato, per cui questa coda segna in un certo senso l'orbita della cometa.

Scoperta da due astronomi russi il 21 settembre 2012, utilizzando l'International Scientific Optical Network di 40 centimetri, vicino a Kislovodsk, la ISON è un agglomerato di polveri e ghiaccio, proveniente dalla nube di Oort, ai confini del Sistema Solare.
La sua orbita è stata probabilmente influenzata da diversi effetti gravitazionali che le hanno fatto intraprendere il suo primo viaggio verso di noi.

Lontane dalla luce e dal calore del Sole, le comete della nube di Oort sono delle capsule temporali che ospitano i gas congelati e il materiale polveroso primitivo della nebulosa planetaria, dalla quale 4,5 miliardi di anni fa è originato il nostro Sistema Solare.

Riferimenti:
www.space.com/23552-comet-ison-visible-binoculars-skywatching.html
www.isoncampaign.org/Present
www.astroperinaldo.it/blog/2013/4-comete-nelle-mattine-di-novembre
remanzacco.blogspot.it/2013/10/outburst-of-comet-c2012-x1-linear.html