CURIOSITY sol 43 NavCam Right anaglyph target
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44
Durante il suo cammino, Curiosity ha identificato la roccia giusta per effettuare i primi veri test con il suo braccio robotico.
Ora il rover si trova a circa 2,5 metri dal singolare target, a metà strada tra il punto di atterraggio Bradbury Landing e Glenelg.
CURIOSITY sol 43 Navcam Right
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44
Nei prossimi giorni il team prevede di "toccare con mano" la roccia: verranno utilizzati sia lo spettrometro Alpha Particle X-Ray che il laser e la ChemCam per identificare gli elementi che la compongono. Questo consentirà di eseguire dei test completi e sul campo di ogni strumento.
La roccia è stata chiamata "Jake Matijevic", ingegnere capo della missione NASA Mars Exploration Rovers morto il 20 agosto di quest'anno all'età di 64 anni.
Curiosity ha guidato per sei giorni di seguito, percorrendo distanze giornaliere che variano da 22 metri a 37 metri.
Una volta giunti a Glenelg, il team prevedere di utilizzare tutte le capacità del rover per analizzare il suolo.
L'area viene considerata particolarmente interessante in quanto in questo punto si intersecano tre diversi tipi di terreno dalla composizione insolita. La luce e il colore catturati nelle immagin infatti,i suggeriscono che il calore del giorno venga trattenuto per un tempo considerevole anche durante la notte.
John Grotzinger, scienziato del California Institute of Technology a Pasadena, ha dichiarato che, man mano che il rover si avvicina a Glenelg queste diversità si fanno sempre più evidenti e in particolare si notano delle sottili bande scure di origine ignota.
Tramite la MastCam gli scienziati stanno già cercando di individuare gli obiettivi di maggiore interesse: le striature scure ora visibili sulle rocce stanno aumentando la curiosità.
Curiosity: la strada percorsa fino al sol 43
Image credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona
La mappa mostra il percorso effettuato da Curiosity fino al sol 43, 19 settembre 2012.
La scala presente sull'immagine permette di verificare la distanza percorsa dal rover sol dopo sol, a partire dal punto dell'atterraggio a Bradbury Landing.
Con il sol 43 Curiosity ha camminato complessivamente per 290 metri.
Per creare la mappa è stata utilizzata una foto scattata dallo strumento High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) a bordo del NASA Mars Reconnaissance Orbiter.