"La prima missione della NASA verso il lontano Plutone offrirà all'umanità una vista ravvicinata di questo freddo mondo inesplorato del nostro Sistema Solare", ha dichiarato Jim Green, direttore della Planetary Science Division della NASA presso la sede dell'agenzia a Washington.
"Il team di New Horizons ha lavorato molto duramente per preparare questa prima fase e lo ha fatto senza problemi", ha aggiunto.

Partita a gennaio 2006, si è svegliata dall'ultimo periodo di ibernazione lo scorso 6 dicembre, dopo un viaggio di 4,7 miliardi di chilometri.

Domenica prossima, 25 gennaio, inizieranno le campagne fotografiche a lungo raggio di Plutone e delle sue cinque lune finora note (nel post precedente è disponibile la time-line dettagliata delle osservazioni).

New Horizons timeline

Credit: NASA/JHU APL/SwRI

Il Long-Range Reconnaissance Imager (LORRI) fornirà agli scienziati uno sguardo continuo della dinamica dei satelliti di Plutone e le sue immagini avranno un ruolo fondamentale nella navigazione:
"Abbiamo completato il viaggio più lungo mai fatto dalla Terra per raggiungere un obiettivo primario, rispetto a qualsiasi altro veicolo spaziale e siamo pronti ad esplorare", ha dichiarato Alan Stern del Southwest Research Institute di Boulder, Colorado.

LORRI catturerà centinaia di immagini del pianeta nano nel corso dei prossimi mesi per perfezionare le stime attuali.
Anche se alla fine di maggio 2014, il sistema di Plutone veniva appena risolto dalla fotocamera, i dati raccolti saranno fondamentali per progettare le manovre e le relative correzioni per il massimo avvicinamento di luglio 2015.

"Abbiamo bisogno di affinare la nostra conoscenza della posizione di Plutone per quando New Horizons ci passerà accanto", ha dichiarato Mark Holdridge del Johns Hopkins University’s Applied Physics Laboratory (APL) di Laurel, Maryland.
"La tempistica del flyby richiede precisione perché i comandi inviati al computer per l'orientamento della sonda e il puntamento degli strumenti scientifici, sono basati anche su quanto tempo avremo a disposizione volando vicino a Plutone e queste immagini ci aiuteranno a determinarlo".

Durante la prima fase dell'avvicinamento, che durerà fino alla primavera, gli strumenti della sonda eseguiranno anche molte misurazioni scientifiche: raccoglieranno dati sull'ambiente interplanetario, informazioni sulle particelle ad alta energia in arrivo dal Sole e sulla concentrazione della polvere verso la Fascia di Kuiper.

Dopo la primavera inizierà il periodo più interessante, quando le fotocamere e gli spettrometri di bordo saranno in grado di fornire immagini a risoluzioni superiori di quelle prodotte dai più potenti telescopi terrestri.